Avezzano. Arriva un disegno di legge riguardante la vicenda dell’impianto a biomasse della Powercrop e in cui si chiede la tutela del territorio e delle colture del Fucino. La senatrice Stefania Pezzopane (Pd) ha presentato un Ddl che intende modificare l’articolo 29 del decreto legge del 9 febbraio 2012, numero 5 (convertito, con modificazioni, in legge 4 aprile 2012, n. 35. – Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo), allo scopo di tutelare la vocazione e la valorizzazione agricola ed ambientale del Fucino, dichiarando ammissibili i progetti di riconversione del comparto bieticolo saccarifero, purché non si pongano in contrasto con i vincoli ambientali e con le attività agricole caratterizzanti, tanto più se riconosciute dalla legislazione regionale competente.
“L’impianto a biomasse, che si vorrebbe realizzare nel Fucino è in contrasto con la vocazione di quella zona- afferma la senatrice- Borgo Incile, oltre ad essere costituito da terreni votati alla produzione di ortaggi, si trova a poca distanza da importanti aree naturali protette e siti di interesse comunitario.
Sarebbe irragionevole ritenere ammissibile un progetto assolutamente in conflitto con i vincoli ambientali e che diventi fattore negativo per le aree di pregio ambientale, la vita stessa di alcune specie protette e con l’indotto turistico.
Stiamo seguendo da anni questa vicenda- aggiunge la senatrice- attraverso incontri e contatti sia con i comitati cittadini, che con alcuni i rappresentanti politi ed istituzionali locali.
La realizzazione della centrale a Borgo Incile va bloccata e auspichiamo che la Regione Abruzo tenga fede al suo intendimento di bloccare la realizzazione della centrale. La riconversione deve tener conto inoltre di due elementi: la tutela della salute e dell’ambiente, ma anche i risvolti occupazionali, affinchè tutti i lavoratori coinvolti siano tutelati e vengano salvaguardati i posti di lavoro”.
Oltre al disegno di legga la senatrice ha presentato anche una richiesta di accesso agli atti al Prefetto dell’Aquila, d’intesa con i comitati dei cittadini che si sono schierati contro la realizzazione della centrale a biomasse, per conoscere il verbale di una riunione che si è svolta lo scorso mese di marzo, durante la quale si sarebbe discusso del proseguimento dell’iter autorizzativo e l’atto di investitura con il quale il Prefetto dell’Aquila è stato nominato commissario ad acta.