Collelongo. Peppe Voltarelli in concerto con Planetario, Targa Tenco 2021 come migliore interprete. A Ortona (Pescara), il 20 agosto, alle 22,30, a Collelongo (L’Aquila), il 21 agosto, alle 22.
Approda anche in Abruzzo il viaggio nel cuore della grande canzone d’autore in un progetto di respiro internazionale che ha coinvolto numerosi giganti del dire in musica dal cubano Silvio Rodriguez all’argentina Adriana Varela.
Planetario di Peppe Voltarelli non solo ha vinto la Targa Tenco come miglior album d’interprete ma è risultato l’album più votato in assoluto in tutte le categorie da parte della più ampia giuria di critici musicali, giornalisti e opinionisti, qual è quella del Premio Tenco: un riconoscimento più che lusinghiero per il cd-book, edito da Squilibri, che si configura come un’immersione nella grande canzone d’autore internazionale, da Jacques Brel a Bob Dylan, da Leo Ferré a Vysotskij, con emozionanti duetti con altri giganti del dire in musica da Joan Manuel Serrat ad Adriana Varela, da Silvio Rodríguez ad Amancio Prada.
Un progetto ambizioso ritagliato su misura delle esperienze di vita e di arte di Voltarelli che, nomade per vocazione e irrequieto per temperamento, spostandosi di continuo da un continente all’altro, è diventato una sorta di ambasciatore della canzone d’autore nel mondo con numerose tournées all’estero, dall’America Latina al Canada, innumerevoli partecipazioni a festival internazionali e molteplici collaborazioni avviate nei luoghi in cui si è ritrovato, dalla Spagna a New York.
“Planetario è una mappa sentimentale di incontri e grandi amicizie raccontate da canzoni senza tempo –ha dichiarato il cantautore-. Mi ha offerto l’opportunità di condividere tutti i miei viaggi attraverso canzoni fuori dalle mappe seriali, lontano da strade troppo affollate che non hanno più nulla da rivelare allo sguardo e ancora meno al cuore. Con queste canzoni riassumo anni di incontri umani e artistici ma Planetario è molto di più: è un coraggioso manifesto di una libertà espressiva che va oltre confini e frontiere, appartenenze e malintese identità”.
Lo spettacolo derivato da questo nuovo album si configura così come una personale e ironica teoria della canzone, densa di aneddoti e riferimenti storici, intessuta di incontri bizzarri in luoghi segreti e inesplorati dove le differenze di stili e di linguaggio diventano l’anima del racconto. E Planetario, dopo aver toccato numerose piazze in tutta Italia, approda ora anche in Abruzzo con due appuntamenti: il 20 agosto, a Ortona, in provincia di Pescara, in un concerto promosso dall’associazione Villa Ada ([email protected], 339 526 2675) e il 21 agosto a Collelongo, in provincia de L’Aquila, dove l’ex leader del Parto delle Nuvole Pesanti chiuderà la prima edizione del Festival delle Culture Popolari, promosso dal Circolo Gianni Bosio di Roma assieme a numerosi partner. Il festival peraltro prende il via domani, 19 agosto, con tre intense giornate ricche di appuntamenti, tra laboratori musicali, escursioni, concerti e tavole rotonde su argomenti di cruciale interesse per il nostro tormentato presente, con la partecipazione di studiosi di prestigio internazionale, come Sandro Portelli, e numerose espressioni locali di una realtà culturale “altra” come Abruzzo Social Forum, Resistenza Agricola Marsicana e Officine Genuine. Per info sul Festival delle culture popolari e sul concerto di Voltarelli a Collelongo: [email protected]; 339 2144356; 347 1156486.
In Abruzzo Voltarelli sarà accompagnato da Massimo Garritano che con la sua chitarra elettrica arricchisce le canzoni con spunti melodici e rumoristici degni della miglior tradizione d’oltreoceano e, dunque, perfettamente in linea con i brani di un “planetario” a vocazione internazionale.
Peppe Voltarelli, da sempre molto sensibile ai temi dell’ambiente e delle culture orali, e Squilibri, editore sia del cantautore calabrese che del Circolo Gianni Bosio, sono lieti di sostenere un’iniziativa che ha l’ambizione di ricollocare al centro dell’agenda culturale il tema, sempre troppo trascurato, delle culture popolari e della loro irrinunciabile ricchezza.