Avezzano. Arrivano nella Marsica le “Giornate Fai di primavera”. Grazie all’interessamento di Raffaello Di Domenico, il “Fondo ambiente italiano”, la fondazione nazionale impegnata nella salvaguardia del patrimonio, sbarca nel territorio provinciale. Così per la prima volta dalla sua istituzione, questa iniziativa si svolgerà nella Marsica ed in particolare a Massa D’Albe, dove, venerdì sabato e domenica i giovani “Ciceroni” delle scuole di Avezzano accompagneranno i turisti di tutt’Italia alla scoperta di Alba Fucens e del Borgo di Massa D’Albe. La tre giorni è stata presentata ieri mattina nella sede di via XX settembre dal Presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, dal presidente della Fai, Andrea Tatafiore, e dal delegato territoriale Raffaello Di Domenico.
Le “Giornate Fai di primavera” sono uno spettacolo di arte e bellezza per tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio artistico e naturalistico italiano, un’occasione unica per poter ammirare e conoscere da vicino luoghi particolari, alcuni inaccessibili durante il resto dell’anno e aperti eccezionalmente in questo speciale appuntamento. Sabato e domenica ci saranno le visite dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, mentre venerdì dalle 16 alle 19 l’ingresso sarà riservato agli iscritti Fai o a chi vorrà iscriversi. Per le visite guidate su prenotazione è stato messo a disposizione il numero 339-2207848 e domenica alle 11 ci sarà una dimostrazione di strumenti musicali a corda con un concerto di musica celtica. Nel corso della presentazione dell’evento, il presidente Del Corvo ha parlato di «una collaborazione da ripetere quella con il Fai». «Vorrei che fosse possibile mettere in piedi», ha aggiunto, «dopo il restauro delle 99 cannelle dell’Aquila, un’altra iniziativa di restauro nel territorio. La provincia è a disposizione, sia per collaborare fattivamente, sia in altri termini. Per il momento ringrazio il Fai per questa attenzione e per questo spirito di collaborazione che sta crescendo». Il presidente Andrea Tatafiore ha spiegato le finalità della Fai sottolineando come «la fondazione si prefigge l’obiettivo di tutelare nel migliore dei modi i beni artistici, ambientali e monumentali del territorio». «Ma lo fa in modo molto concreto», ha aggiunto, «compra, acquisisce i beni. Un esempio è quello delle “99 cannelle”, il primo monumento ricostruito dopo il terremoto. Senza l’aiuto della comunicazione e dell’informazione vera però», ha concluso Tatafiore, «quella che fa capire il peso delle cose, non avremmo raggiunto nulla. Per questo è importante nella Marsica, in questi anni, una grande informazione nel territorio». Di Domenico, parlando degli scavi di Alba Fucens, ha sottolineato come l’area medioevale sia quasi sconosciuta alla popolazione. «Il Fai desidera che i cittadini approfondiscano la conoscenza dell’area romana, ma conoscano anche quella medioevale. Questa tre giorni mirerà proprio a raggiungere tale obiettivo».