Celano. E’ Giuseppe Canale, viceprefetto in quiescenza, il commissario prefettizio del Comune di Celano. Questa mattina il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, “a seguito delle misure degli arresti domiciliari e della custodia cautelare in carcere disposte dal Tribunale di Avezzano nei confronti del sindaco Settimio Santilli e del vice sindaco del Comune di Celano, Filippo Piccone, ha sospeso gli amministratori dalle cariche e provveduto a far arrivare il commissario prefettizio”.
“Al fine quindi di assicurare la funzionalità dell’ente e in particolare dell’organo esecutivo, ha nominato quale commissario prefettizio Giuseppe Canale, viceprefetto in quiescenza, che dovrà svolgere le funzioni del sindaco e della giunta del Comune di Celano, “limitatamente al periodo di sospensione degli amministratori”.
Nell’ambito dell’operazione “Acqua fresca” in carcere è finito l’ex senatore Piccone. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per il sindaco, Angelo Valter Specchio (tecnico comunale, ex dirigente della provinciale), Luigi Aratari, Giampiero Attili, segretario comunale, Daniela Di Censo, dirigente comunale, Livio Paris, tecnico comunale, Goffredo Mascitti, imprenditore. Per Barbara Marianetti, attuale assessore, ed Ezio Ciciotti, ex amministratore, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dal lunedì al venerdì alle 16.
Il divieto di esercitare la professione da sei mesi fino a un anno, riguarda i tecnici, principalmente ingegneri, e gli imprenditori, Franco Felli, Luca Piccirillo, Carmine John Lastella, Claudia Stornelli, Roberto Tonelli, Lucio Zazzara, Giovanni Maceroni, Valeria Pacchiarotta, Andrea Pandolfi, Francesco Stornelli, Fabrizio Confortini, due imprenditori, Vincenzo Santilli, Sergio Rossi.
I reati contestati a vario titolo sono “induzione indebita a dare o promettere utilità”, “istigazione alla corruzione”, “tentato peculato”, “turbata libertà degli incanti”, “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”, “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”, “rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio”.