Avezzano. Rendere la città più sicura significa fornire una rete di servizi e tecnologie specifiche in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini, riducendo il senso di insicurezza. Per questo è necessario attuare sistemi di prevenzione di situazioni di rischio per i cittadini da realizzare con un sistema attivo di monitoraggio e di predizione.
Il progetto prevede di sviluppare ed integrare una piattaforma per acquisire i flussi video delle telecamere installate in città, applicando algoritmi di Intelligenza Artificiale in grado di riconoscere pattern comportamentali ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica. “Questa funzione di video analisi permette di rilevare automaticamente situazioni di emergenza e pericolo, come movimenti o attività sospette”, ha dichiarato Oreste Angeloni, referente del sindaco Di Pangrazio per i progetti di Smart City, “assembramenti, veicoli anomali etc. Il sistema può essere configurato ed addestrato per rilevare e monitorare svariate tipologie di eventi e crimini di strada (atti vandalici, furti, scippi, aggressioni), eventi pubblici/manifestazioni, crimini contro minori e anziani. Questo consente una risposta più rapida e una maggiore sicurezza per i cittadini. Il sistema può anche fornire grafici e mappe di rischio delle aree urbane, al fine di comprendere le dimensioni reali dei fenomeni e prendere decisioni rapide ed efficaci su problemi di criminalità e disordine urbano. Il sistema proposto è in grado di ricevere e collezionare dati/eventi dalle telecamere, aggregarli mediante regole. Ad es., se più telecamere inquadrano lo stesso ambiente è possibile aggregare i dati raccolti e mostrare un unico grafico che mostra il numero di medio di persone. E’ importante poi la visualizzazione dei dati raccolti. Sono infatti disponibili diverse tipologie di grafici, tabelle e mappe. La soluzione non vincola a visualizzazioni preimpostate, bensì è l’operatore a decidere come e cosa visualizzare.
Grazie alla possibilità di avere sempre i dati a portata di mano, l’operatore è supportato, nel ciclo decisionale, nel prendere le migliori decisioni possibili in relazione alle proprie esigenze. L’implementazione di queste tecnologie pone sempre in primo piano il delicato aspetto della privacy. Al fine di rispettare tutte le attuali disposizioni di legge (es. Provvedimento in materia di videosorveglianza 8 aprile 2010, Regolamento UE 2016/679 GDPR, ecc.) l’impegno è quello di scegliere tecnologie che possano sfruttare l’aggregazione e la correlazione di dati statistici che NON riconducano in alcun modo all’identità del singolo soggetto. In questo modo, l’innalzamento del livello di sicurezza viene comunque garantito grazie all’individuazione da parte delle telecamere dei comportamenti e delle situazioni di pericolo più frequenti e/o delle aree geografiche più colpite, dove sarà possibile eseguire interventi mirati da parte delle Forze dell’Ordine per eseguire gli accertamenti specifici e individuare i soggetti pericolosi. Inoltre, la possibilità del sistema di generare profili con diversi livelli di accesso e autorizzazione e l’applicazione delle privacy mask sui video consultati in tempo reale consentirà agli operatori di utilizzare il sistema in totale libertà, lasciando solo ai soggetti autorizzati dalla legge la possibilità di analizzare le registrazioni e usare gli strumenti di ricerca forense tramite IA per individuare un soggetto ricercato e/o ricostruire i suoi percorsi e le azioni criminose svolte. Al fine di verificare la rispondenza alle specifiche esigenze di sicurezza urbana e calibrare il progetto nel suo complesso, si sta pianificando l’avvio di un test-pilota utilizzando plug-in di analisi video specifici. Il tutto porta a quello che viene definito Smart Surveillance, con l’aggiunta di una interfaccia dedicata alla visualizzazione ed alla gestione degli allarmi”.