Collarmele. Potrebbe nascere nei prossimi mesi una innovativa centrale a biogas che verrà alimentata con scarti di mais e liquami da lavorazione. L’impianto sarà gestito dalla Think eco, che in attesa dell’approvazione da parte del Comune ha già immagazzinato 60mila quintali di materiale biologico per far funzionare l’impianto di 999 chilowatt. A marzo potrebbero partire i lavori, mentre a metà del prossimo anno potrebbe avvenire l’apertura. L’impianto nascerà nel Comune leader nel settore delle energie rinnovabili. Collarmele è stato preso come esempio anche dall’Unione europea che nel paese della Valle del Giovenco ha girato anche un cortometraggio. L’impianto, che verrà realizzato dalla ditta tedesca Smac per la Think eco che gestisce in paese anche la centrale fotovoltaica, inizierà a funzionare a metà del prossimo anno. Nel frattempo è già partito lo stoccaggio dei materiali di scarto che saranno utilizzati per far funzionare la centrale. “Abbiamo iniziato a immagazzinare 60mila quintali di mais”, ha affermato l’ingegnere della Think eco, Rosario Megliola, “che ci sono arrivati da 70 agricoltori. Il mais, pagato 100mila euro, ci servirà per far funzionare l’impianto dove verranno conferiti anche gli scarti di pasta De Cecco, con la quale abbiamo già siglato un accordo, e i liquami”. La Think eco agri, presieduta da Alessandro Tramontano e diretta da Daniele Speziale, ha già a Collarmele una centrale fotovoltaica.