Celano. Nell’ambito dell’operazione “Acqua fresca” in carcere è finito l’ex senatore Filippo Piccone, attuale vicesindaco di Celano ed ex consigliere comunale. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per il sindaco Settimio Santilli, Angelo Valter Specchio (tecnico comunale, ex dirigente della provinciale), Luigi Aratari, Giampiero Attili, segretario comunale, Daniela Di Censo, dirigente comunale, Livio Paris, tecnico comunale, Goffredo Mascitti, imprenditore.
Per Barbara Marianetti, attuale assessore, ed Ezio Ciciotti, ex amministratore, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dal lunedì al venerdì alle 16.
Il divieto di esercitare la professione da sei mesi fino a un anno, riguarda i tecnici, principalmente ingegneri, e gli imprenditori, Franco Felli, Luca Piccirillo, Carmine John Lastella, Claudia Stornelli, Roberto Tonelli, Lucio Zazzara, Giovanni Maceroni, Valeria Pacchiarotta, Andrea Pandolfi, Francesco Stornelli, Fabrizio Confortini, due imprenditori romani, Vincenzo Santilli, Sergio Rossi.
I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale dell’Aquila, al comando del maggiore Edoardo Commandè, hanno eseguito le ordinanze per svariati reati contro la pubblica amministrazione nelle prime ore del mattino.
A far scattare l’inchiesta, come emerge dall’ordinanza, sarebbero state delle sommarie informazioni testimoniali rilasciate dal segretario cittadino del partito democratico, Calvino Cotturone, riguardo ad alcuni atti amministrativi adottati nel corso della precedente legislatura.
L’operazione, denominata Acqua fresca, un intercalare utilizzato da Piccone nelle intercettazioni, riguarda anche persone residenti nelle province di Roma, Teramo e Pescara. Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, è stato eseguito su disposizione della procura dai carabinieri.