Avezzano. E’ stato arrestato il presunto spacciatore che ha venduto la dose letale al militare di Rieti residente ad Avezzano. I carabinieri di Perugia hanno arrestato a Piazza Danti, un tunisino di 26 anni, S.M., che avrebbe indirettamente causato la morte di Massimiliano Provaroni, che prestava servizio all’Aquila, trovato domenica scorsa in una stanza di un albergo del centro storico di Perugia privo di vita. Dopo un attento sopralluogo della stanza dove era stato rinvenuto il corpo senza vita, i militari avevano trovato tracce che facevano pensare che il militare deceduto avesse fatto uso di droga, per cui le indagini si sono concentrate nel mondo dello spaccio di coca. La droga letale, sarebbe, in particolare, cocaina, ma saranno le analisi di laboratorio su alcuni involucri trovati nella stanza di albergo a confermarlo in maniera certa. Cosi’ come le analisi tossicologiche, disposte dopo l’autopsia, dovranno dire se ci sia la droga tra le concause dell’embolia acuta che ha ucciso il 29enne. Il tunisino e’ stato bloccato dai carabinieri lunedi’ nel centro storico di Perugia, con le accuse di spaccio di stupefacenti e morte come conseguenza di altro reato (nello specifico lo spaccio). Si trova ora nel carcere perugino di Capanne. Gli inquirenti, nei momenti successivi alla morte del ragazzo, hanno ascoltato anche la fidanzata del giovane, che complice un forte shock non forniva tutte le informazioni e dettagli per il proseguio degli accertamenti. In un colloquio successivo con i militari del Nor-Aliquota Operativa, la giovane riusciva a fornire dei dettagli decisivi che sono stati esaminati e rielaborati. Il maghrebino era già stato denunciato dalla Squadra mobile per un altro episodio di spaccio di stupefacente con conseguente overdose nel giugno del 2011.