L’Aquila. Aveva un’intollerabile atteggiamento possessivo durante la convivenza e dopo che la persona offesa gli aveva chiaramente manifestato la decisione di porre fine alla loro relazione, il 63enne marsicano sottoposto alla misura cautelare in carcere.
Nella giornata di ieri il personale della squadra volanti della questura ha dato esecuzione alla misura cautelare in carcere nei confronti di un 63enne, marsicano, emessa dal gip presso il tribunale di L’Aquila, dottore Baldovino De Sensi, su richiesta del pm dottoressa Roberta D’Avolio.
L’uomo, al termine delle immediate indagini svolte dagli investigatori delle volanti, è stato ritenuto responsabile di numerosi episodi di offese, minacce e maltrattamenti nei confronti della ex convivente e di una coppia aquilana, che aveva dato rifugio alla donna la scorsa estate presso la propria abitazione.
Le denunce presentate dalla vittima, dalle persone che per lei si erano esposte ospitandola nonché le testimonianze e la documentazione raccolte dagli operatori di polizia, hanno evidenziato un atteggiamento possessivo dell’indagato durante la convivenza e dopo che la persona offesa gli aveva chiaramente manifestato la decisione di porre fine alla loro relazione.
Una precisa ricostruzione degli atti persecutori, delle numerose minacce di morte e dei maltrattamenti supportata da adeguati riscontri, ha portando il magistrato titolare delle indagini a condividere le ipotesi accusatorie e richiedere, a tutela delle parti offese, l’applicazione della misura cautelare in carcere.
Il provvedimento proposto dal pubblico ministero è stato ritenuto necessario dal gip per porre fine all’attività posta in essere dal 63enne che, con la sua condotta gravemente persecutoria, aveva cagionato nei confronti delle parti offese uno stato di ansia, paura e un fondato timore per la loro incolumità, costringendoli a modificare le loro abitudini di vita.
L’uomo, rintracciato nella sua abitazione di Celano, dopo gli accertamenti di rito è stato tradotto presso il carcere di Vasto, dove nei prossimi giorni verrà sottoposto all’interrogatorio da parte del magistrato.
Le forze di polizia e la procura seguono sempre con la massima attenzione tutti quegli episodi che minano l’incolumità di vittime vulnerabili, quali le donne.