Ovindoli. Vuole tornare in Abruzzo, ma anche in India dove ha vissuto 4 anni e in Africa. Armenio Santucci, originario di San Potito, frazione del Comune di Ovindoli, è nato il 28 dicembre 1916. Le sue 104 candeline le ha spente nella Rsa Salus di Roma a causa del covid. Lui avrebbe voluto fare una grande festa, ma avuto comunque la sua torta e l’abbraccio simbolico di tutta la sua famiglia.
Nella struttura si era sviluppato un focolaio e anche Armenio era risultato positivo al coronavirus. Le figlie Natalia e Anna sono state in ansia per lui poi nei giorni scorsi lo hanno visto e lo hanno trovato come sempre arzillo e positivo. Nell’intervista a fan page ha detto di essere stato in questi mesi “Up and down per dirla all’inglese”. Ora però sta bene, il covid lo ha sconfitto, ha ricominciato anche a fare qualche passo e si sta abituando a utilizzare la mascherina che non aveva mai messo prima.
E’ pronto ad andare via e magari viaggiare. Nelle tappe da toccare c’è il suo Abruzzo, da dove è partito tanti anni fa e ora vorrebbe tornare. “Armenio Santucci 104, anni figlio di San Potito di Ovindoli ha sconfitto il covid e vuole tornare a vivere”, ha ricordato il sindaco Simone Angelosante, “Armenio è la speranza che non ci deve abbandonare. Armenio è la prova che gli ovindolesi i marsicani e gli abruzzesi tutti sono tosti”.