Avezzano. “La Marsica deve fare quadrato per potersi accaparrare i fondi della programmazione regionale 2021–2027.”
A lanciare l’appello al primo cittadino di Avezzano, Gianni Di Pangrazio e al sindaco di Oricola, Antonio Paraninfi, in qualità di coordinatore dell’area interna “Piana del Cavaliere Alto Liri”, è Augusto Barile, sindaco di Lecce nei Marsi e referente dei sindaci dell’area interna Valle del Giovenco – Valle Roveto – Vallelonga.
Nella lettera inviata a Di Pangrazio e Paraninfi, e per conoscenza anche all’assessore regionale Mario Quaglieri, Barile ha ricordato che la Marsica di fatto è stata divisa in due grandi aree interne – Valle del Giovenco-Valle Roveto- Vallelonga e Piana del Cavaliere Alto Liri – e in un’area urbana media – Avezzano.
Ora per riuscire a cogliere le opportunità e i fondi che saranno messi a disposizione dalla strategia nazionale per le aree interne è necessario unirsi e lavorare insieme. “Nel quadro programmatico descritto, la Marsica ha una grande opportunità istituzionale e strategica in quanto l’area urbana funzionale, con Avezzano, e le due aree interne corrispondono esattamente all’intero comprensorio territoriale”, ha evidenziato Barile, “la stessa programmazione della Regione Abruzzo, per il periodo 2021-2027, ha già riconosciuto alle Marsica circa 7,5 milioni di euro per l’area urbana funzionale e 10 milioni di euro per le due aree interne Snai. Ci sono inoltre 2,7 milioni di euro di Fondi Leader, cui si aggiungeranno le risorse destinate direttamente alle imprese agricole. Si tratta di una dotazione finanziaria di circa 25 milioni di euro già disponibile, che andrà utilizzata con il massimo di efficacia e coordinamento progettuale.”
Proprio per questi motivi il sindaco Barile ha proposto a Di Pangrazio e Paraninfi di fare squadra per poter cogliere non solo le opportunità offerte ma anche le risorse previste dal Fondo sviluppo e coesione. “Sicuramente un’azione istituzionale coordinata e integrata”, ha concluso il primo cittadino Barile, “potrebbe produrre ulteriori benefici con risorse aggiuntive da finalizzare alla crescita territoriale della Marsica, a partire dal piano nazionale di ripresa e resilienza, determinando complessivamente un alto potenziale in termini di programmazione attuale e futura. Se riuscissimo a valorizzare un’azione strategica, coerente e condivisa tra noi e tutti i nostri sindaci, potremmo persino determinare per l’intera area Marsica una concreta prospettiva di riequilibrio territoriale rispetto alla nascita della “Nuova Pescara.”