Avezzano. Aree interne e mondo del lavoro, binomio da molti anni oggetto di confronto e discussione che, con l’emergenza Coronavirus in itinere, è ritornato prepotentemente in auge. Nel quarto appuntamento con “Sognare la Terra”, Francesco Piacente, segretario provinciale dell’Aquila per il Partito Democratico, ha ospitato Monica Di Cola della Uilm provinciale dell’Aquila e Augusto Bisegna della Fim Cisl nazionale.
“Occorre riflettere su come stia cambiando il mondo del lavoro e il sindacato”, spiega l’esponente provinciale del Pd, “nuove forme di lavoro si sono fatte strada, come ad esempio lo smart working, ma che rischiano di essere trattate con superficialità e disattenzione perché non ancora ramificate all’interno del nostro modus operandi. Da qui anche l’inevitabile esigenza di maggiori tutele per chi lavora da casa o dal proprio ufficio”.
“Come sindacati abbiamo dovuto accogliere le paure dei lavoratori e delle lavoratrici”, illustra Monica Di Cola, “adesso dobbiamo guardare al cambiamento con partecipazione e competenza. Il mondo del lavoro era già in forte cambiamento e tutti, sindacati compresi, ci siamo rimessi in discussione anche con un maggiore dialogo con le imprese e con la politica. Smart working? Se nel momento dell’emergenza questo strumento è stato, e lo è ancora oggi, un dispositivo di protezione, ma oggi non venisse strutturato e normato, come noi sindacati chiedevamo fino a poco tempo fa, diventerebbe un problema. Occorrono riflessioni serie e una prospettiva precisa circa la sua inquadratura”.
Anche Augusto Bisegna si è allineato al pensiero espresso e afferma come “l’emergenza Coronavirus abbia dato impulso a un cambiamento nel mondo del lavoro che era già in itinere”. Spesso c’è un atteggiamento molto conservatore nel nostro territorio e questo non può andare bene. Lo spopolamento delle aree interne è un’ovvia criticità, come lo sono i cambiamenti climatici con conseguente abbandono delle stesse e situazioni di gravità bene evidenti. L’avvento della tecnologia può rappresentare un elemento di svolta rispetto a questa situazione creando opportunità nuove e occupazione: il territorio si vive se c’è lavoro”.