Tagliacozzo. Arde la lampada ai piedi di Tommaso. Si è rinnovato a Tagliacozzo il rito dell’offerta dell’olio nel giorno di San Francesco patrono d’Italia. Nella Chiesa che conserva le spoglie del compagno e primo
biografo del poverello di Assisi, la solenne celebrazione, presieduta da Don Ennio Grossi, unitamente ai padri conventuali, ha visto insieme le comunità di Celano e Tagliacozzo per celebrare, ancora una volta, il legame spirituale ed istituzionale che fortemente le lega nel nome di Francesco e Tommaso. Molto lontano dalla figura inespressiva che l’ecologismo e l’ambientalismo gli hanno ritagliato, San Francesco d’Assisi si può considerare invece testimone radicale del Vangelo, dell’amore per Dio, da cui deriva il suo farsi prossimo per tutti gli uomini in un intenso, vero, potente esempio di vita, di amore e di pace.
Questo in sintesi uno passaggi della profonda omelia che Don Ennio Grossi ha rivolto ai tanti fedeli che hanno gremito la chiesa nella giornata di ieri. “Francesco ci insegna la responsabilità di essere non solo seguaci di Cristo ma suoi testimoni e ad amare Dio per imparare ad amare l’uomo nel verde della speranza, nel bianco della fede e nel rosso della carità”. Così Don Ennio nell’esortare i fedeli e le autorità convenute. Il Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, ha voluto condividere con la rappresentanza istituzionale celanese il significativo momento dell’accensione della lampada votiva col fuoco del cero pasquale. La giornata di ieri chiude anche le manifestazioni che l’amministrazione comunale ha inteso organizzare in occasione del 500esimo anniversario della traslazione del corpo di Tommaso da Val de Varri a Tagliacozzo.