Celano/Ortucchio. Giovedì 26 maggio alle ore 15.30, nell’ambito del programma “Un reperto racconta una storia”, nel deposito archeologico del museo delle paludi di Celano si svolgerà l’incontro “Scripta manent: parole per ricomporre storie”. Attraverso un percorso tra vari manufatti che hanno conservato incise, dipinte o scritte varie parole, saranno illustrate varie storie attraverso l’analisi e lo studio dei testi, scritti su supporti di vario genere. Il racconto toccherà vari aspetti della storia della Marsica, avvalendosi anche dell’osservazione diretta di reperti e altri manufatti che saranno mostrati nel corso dell’incontro.
Domenica 29 maggio, invece, le protagoniste saranno le grotte poste nel territorio di Ortucchio: di Pozzo, di Ortucchio (o dei Porci), La Punta e Maritza. Collocate lungo le sponde del lago Fucino, le grotte hanno restituito alcune delle più antiche testimonianze della presenza dell’uomo in questo territorio, a partire dal Paleolitico superiore. Resti fossili umani, sono stati infatti rinvenuti nelle varie grotte e riferiti a un gruppo di cromagnoniani, vissuto nel Fucino tra 14.000 e 10.000 anni fa. In particolare, nella grotta di Ortucchio è stato recuperato il calvario femminile di un adulto di sesso femminile e la mandibola di un altro individuo, chiamati rispettivamente Ortucchio I e II o Uomo fucense I e II. Oggetto di scavi e ricerche nel passato e ancora in corso in quella di Pozzo, le grotte, alcune delle quali frequentate anche in epoca romana, si inseriscono in un contesto naturale e paesaggistico di pregio, che potrà essere apprezzato dai partecipanti grazie a un percorso a piedi in luoghi poco noti.
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