Avezzano. Crescono in città e nella Marsica le famiglie in difficoltà economica e sotto la soglia della povertà. Per andare incontro alla difficoltà di tante persone nasce ad Avezzano un emporio solidale per aiutare le famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. Il progetto “Rete solidale” diventa realtà con l’attivazione nei prossimi giorni di uno spazio dove chi è in una condizione di precarietà e di disagio potrà acquistare prodotti di prima necessità. Il negozio sarà in Piazza Matteotti 40 e la Caritas investirà oltre 20mila euro. Sarà aperto tutti o giorni e sarà gestito direttamente dalla Caritas diocesana. Il valore complessivo del progetto realizzato grazie al Comune di Avezzano è di 164mila euro e parteciperanno all’iniziativa anche i comuni di Magliano dei Maris e Massa d’Albe. Possono far richiesta famiglie che hanno un Ise sotto i 6.000 euro e avranno un budget mensile che va da 50 a 180 euro in base al numero dei componenti familiari. Il bando scadrà il 30 ottobre quando sarà stilata una graduatoria.
“Questo progetto di rete solidale”, ha affermato il sindaco Gabriele De Angelis, “è un atto d’amore importante per 105 famiglie del territorio. Queste persone potranno usufruire dell’emporio solidale dove poter fare la spesa quotidianamente. C’è un impegno importante della Caritas, del Comune di Avezzano e poi di Magliano e Massa d’Albe”. Il vescovo Pietro Santoro, che è anche presidente della Caritas diocesana, ha ringraziato l’impegno dei Comuni e della Caritas con i suoi volontari. “Queste iniziative”, ha affermato, “non si fanno per esibizionismo ma si fanno perché c’è uno sguardo degli altri. Dentro lo sguardo c’è il cuore sulla realtà non sono azioni mentali, ma i volti delle persone perché i poveri sono molti hanno una storia. Diventa sempre più difficile avere capacità di ascolto nei confronti delle persone, soprattutto incontrare e avere tempo per loro. Fare la carità e la solidarietà può essere relativamente facile, ma oggi ci viene chiesto soprattutto l’ascolto. L’Emporio solidale non risolve soltanto questione di dignità con l’offerta di un bene. Entrare nell’Emporio è entrare in una realtà in cui ci sono delle persone che ti ascoltano. Mi auguro di riattivare al più presto e secondo le possibilità altre dinamiche all’interno di questo servizio. Indubbiamente però ognuno nel proprio campo deve assumere quotidianamente l’impegno per i poveri. Sono volti poliedrici che vanno dal padre separato a chi è entrato in depressione, malattia diffusissima, c’è chi ha avuto un fallimento e chi è stato licenziato. Sono tante situazioni. Assumere la dimensione della vita degli altri significa assumere il volto degli altri, perciò quotidianamente dobbiamo farlo, nei limiti delle ricchezze e nelle potenzialità che abbiamo. Quando si aiuta il povero non si guarda la sua carta d’identità, non si guarda la sua biografia e non si fa il processo al povero, perché la povertà non è una malattia ma una realtà che arriva nella vita e che ha tante spiegazioni, ma non deve essere il nostro giudizio sul povero”. Erano presenti l’assessore alle politiche sociali del Comune di Avezzano, Angela Salvatore, il direttore della Caritas diocesana don Carmine Di Berardo, la vice Lidia Di Pietro, mentre per i partner c’erano il vicesindaco di Magliano Domenico Cuchiarelli, il responsabile dell’area tributi e finanziaria del Comune di Massa d’Albe Pasqualina Angela Pezza.