Avezzano. Un luogo di accoglienza e inclusione sociale. Tutto questo sarà “Casa Fratelli tutti”, la struttura fortemente voluta dal vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, inaugurata ieri mattina in via Genova. L’abitazione, che è stata acquistata e ristrutturata dalla diocesi grazie ai fondi dell’8 per mille e della Caritas nazionale per un totale di 500mila euro, avrà 20 posti letto per l’accoglienza abitativa, una sala riunioni, un centro d’ascolto, un gabinetto medico – allestito grazie alla collaborazione della casa di cura Di Lorenzo – una cucina e una sala colazione.
Il vescovo Santoro ieri mattina ha tagliato il nastro dell’edificio con la coreografia dei bambini della vicina scuola per l’infanzia San Giovanni con molta soddisfazione e commozione. “Grazie”, ha detto ai presenti, “ma non solo per la vostra presenza, perché c’è una varietà di sensibilità di presenze. Tutti voi rappresentante un piccolo e grande universo del volontariato e della società. Spero che questo sia uno stimolo a investire ancora di più sulle vostre risorse e sulla vostra disponibilità”.
L’edificio sarà quindi un punto di riferimento per chi è solo e per chi non ha un sostegno, una famiglia o anche solo una persona sulla quale contare. La Caritas diocesana in questi mesi di pandemia è stata vicino a tante persone in difficoltà, fragili e preoccupate per il futuro. Il presidente della Caritas diocesana don Carmine Di Bernardo e la direttrice, Lidia Di Pietro, hanno ricordato le molteplici iniziative portate avanti in questi mesi di pandemia tra mensa, emporio solidale e fondo San Berardo.
Per don Francesco Soddu, direttore Caritas Italiana, “casa dice luogo dove nasce la famiglia, si mette in atto l’apprendimento. Sono sicuro che questa casa sarà un luogo di umanità. Papa Francesco ci dice che i poveri non vanno solo inclusi, ma dai poveri bisogna imparare. L’accoglienza è fatta a Cristo e da Cristo. L’enciclica di papa Francesco “Fratelli tutti” dice che nessuno ha il diritto di rimanere indietro”.
Soddisfatto anche il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, per il quale “il periodo più brutto della pandemia si sono create tante manifestazioni spontanee di persone che hanno voluto aiutare. La nostra comunità in molte occasioni ha mostrato e mostra ancora tanta disponibilità”.