Avezzano. Nuovo appuntamento del programma “Fucino 2016. Archeologia a chilometro zero” che la Soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo –Nucleo Operativo della Marsica ha approntato per promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico del territorio, ai fini di un fattivo e collaborativo coinvolgimento delle amministrazioni locali e degli abitanti nella quotidiana e delicata azione di tutela e valorizzazione. Dopo la prima visita al Parco Archeologico dei Cunicoli di Claudio e l’incontro “Dal frammento al forma”, martedì 21 gennaio, alle ore 15,30, sarà la volta di Alba Fucens e dei suoi rapporti con l’antico Egitto; grazie al ritrovamento di alcuni reperti, l’affascinante civiltà del Mediterraneo dialoga con la colonia romana. Con la guida da Mattia Mancini, egittologo e archeoblogger, saranno interpretati e letti i geroglifici presenti sulla statuetta funeraria del faraone
Nectanebo I (380-362 a.C.) della XXX dinastia, che regna alcuni decenni prima della fondazione di Alba Fucens. Durante l’incontro, che si svolgerà presso il deposito archeologico della Soprintendenza ospitato nel Museo Paludi di Celano, i partecipanti potranno esaminare anche altri reperti, tra i quali la statuetta di un gatto che racconta il culto di Bastet e un medaglione egittizzante rappresentante Anubi-Hermes. L’incontro è aperto a tutti, comprese le scuole di ogni ordine e grado. Mattia Mancini, nato e residente ad Avezzano, ha conseguito la laurea specialistica in “Archeologia”, curriculum “Egitto e Vicino Oriente” presso l’Università di Pisa, dopo quella triennale in “Scienze archeologiche e storiche del mondo classico e orientale” alla Sapienza di Roma. Ha partecipato a varie campagne di scavo in Italia ed Egitto. E’archeoblogger, fondatore e autore dei testi per “Djed Medu – Blog di Egittologia” (https://djedmedu.wordpress.com/).
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