Avezzano. Azzerata la Tasi per i contribuenti con meno di 10mila euro di rendita e un’abitazione del valore di 300 euro. Raddoppiata, invece, per chi ha una casa con valore di oltre mille euro. Dalla tassa dei servizi il Comune di Avezzano ricaverà 3milioni e 900 mila euro che serviranno per la manutenzione delle strade, la pubblica illuminazione e altri servizi. Il gettito che si doveva ricavare dai contribuenti di fascia 0 è stato ridistribuito sulle restanti fasce con un aumento da 1 per mille a 2,5 per mille. “10.000 concittadini non pagheranno la Tasi – ha dichiarato il sindaco Gianni Di Pangrazio durante il consiglio comunale di ieri, “l’iter che ci ha portato alle decisioni del Bilancio rappresentano la mia storia personale di impegno e solidarietà sociale. Equità significa fare scelte coraggiose – ha aggiunto il sindaco -, scelte che noi abbiamo fatto. Significa mantenere i livelli essenziali di servizi alla comunità e, nel contempo, redistribuire le tasse a favore dei meno abbienti. Significa azzerare, come abbiamo fatto, il carico fiscale comunale sui redditi più bassi, significa ridurre il carico fiscale sulla prima casa, significa mettere in campo scelte in termini di sostegno e solidarietà sociale (voucher lavoro, microcredito, ecc.) volte alla salvaguardia ed alla tenuta del tessuto sociale locale». Al consiglio non hanno preso parte Vincenzo Ridolfi e Gianfranco Gallese, della maggioranza, e Italo Cipollone, Antonio Di Fabio, Claudio Tonelli, Fabio Ranieri, Lino Cipolloni, dell’opposizione. L’approvazione del Bilancio di previsione e delle nuove aliquote è passata a maggioranza, dal momento che Mariano Santomaggio e Filomeno Babbo, dell’opposizione, hanno votato contro. Carlo Tinarelli (Pd) ha presentato un emendamento chiedendo di modificare la rendita catastale della prima fascia da 250 a 300.
“Di Pangrazio si può definire il sindaco delle Tasse, degli sprechi e dei favoritismi”, ha affermatp Lorenzo De Cesare ex assessore al bilancio, “Di Pangrazio ha raddoppiato tutte le voci più rilevanti, non solo la TASI, ma anche l’IRPEF. Continua De Cesare ironico, Di Pangrazio ha anche ottime doti da umorista quando dice che non farà pagare la TASI ai più bisognosi, infatti, basta vedere che il minor gettito previsto per i redditi fino a 10.000 Euro è stimato in appena 180.000 Euro, a fronte di un maggior gettito TASI previsto di 2.000.000 di Euro, questo in pratica vuol dire che dell’agevolazione Di Pangrazio usufruiranno appena il 5% dei contribuenti. E si mettano l’anima in pace commercianti, artigiani, professionisti e dipendenti che avranno il doppio della pressione fiscale – nonostante il difficile periodo – dovranno pagare più tasi e più addizionale comunale irpef. Ma queste maggiori tasse imposte dal sindaco Di Pangrazio, cosa vanno a finanziare? Forse migliori e maggior servizi? Purtroppo no, finanziano solo gli sprechi di un’amministrazione sciupona che spende oltre 350.000 Euro in affitti con contratti rinnovati senza procedere a bandi di gara che, sul fronte personale, nonostante le esternalizzazione dei servizi, non solo non ha ridotto le spese ma le ha addirittura aumentate con dipendenti, sicuramente “amici degli amici”, distaccati dalla provincia a spese dei cittadini di Avezzano. Sul lato delle consulenze sono innumerevoli quelle legali affidate all’esterno, con incarichi fiduciari diretti, nonostante ci sia un’avvocatura convenzionata, i soldi spesi, circa 30.000 l’anno per incarichi di collaborazione date a professionisti esterni per il supporto all’attuazione del programma che è rimasto lettera morta, quelli per l’addetto stampa, quelli per rimborsi chilometrici ad Assessori, quelli per l’acquisto di prestigiosi apparati telefonici e, aimè, la lista può drammaticamente continuare. Insomma questo Sindaco di tecnico non ha proprio nulla ed è stato bravo solo a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Eppure da un tecnico un cittadino si sarebbe aspettato un incremento delle entrate per le casse del Comune senza che si dovesse ricorrere a maggiori tasse, infatti, per il loro raddoppio bastava semplicemente chiamare il “Ragionier Fantozzi”. Mentre per quanto concerne alcune entrate del Comune, dobbiamo assistere solo a favoritismi come per esempio rinnovi diretti, ossia senza bando di gara, a parenti di Amministratori di concessione d’uso di suolo pubblico, ove insiste un locale commerciale di ben 99 metri quadrati, per poco più di 200 Euro al mese, molto meno di quanto il Comune avrebbe incassato se si fosse proceduto ad un bando di gara ad evidenza pubblica, visto che per un locale di quelle dimensioni il concessionario avrebbe pagato al Comune non meno di 1.500 Euro al mese a prezzi di mercato. Insomma”, conclude De Cesare, “i cittadini di Avezzano ricordino, quando tra qualche giorno andranno a pagare la prima rata della TASI, che il proprio commercialista presenterà un conto doppio rispetto allo scorso anno ed almeno la metà andrà a finanziare gli sprechi ed i favoritismi del Sindaco “tecnico” Di Pangrazio che nulla ha fatto sul lato della riduzione delle spese ed ha, addirittura, aumentato pure quelle superflue”.