“Un provvedimento strategico e concreto per evitare che un progetto fondamentale per lo sviluppo dell’area del Fucino non rimanga tale, ma possa finalmente realizzarsi con raziocinio ed efficienza, affinché si ottimizzi l’impiego delle risorse stanziate senza produrre ulteriori ritardi con il rischio reale di perdere finanziamenti.” E’ il commento del Vicepresidente con delega all’Agricoltura e Sistema Idrico Integrato Emanuele
Imprudente a margine dell’approvazione in giunta della deliberazione relativa all’utilizzo dello stanziamento di 50 milioni di euro per la rete irrigua del Fucino.
Nel 2016, infatti, è stato inserito nel Masterplan il progetto “Realizzazione rete irrigua dell’intera piana del Fucino”, per un costo totale di 200 milioni di euro coperto finanziariamente però solo per un quarto (50 milioni) e comprensivo anche di interventi di natura non strettamente “irrigua” (come, ad esempio, la realizzazione di casse di espansione del fiume Giovenco, da adibirsi a vasche di accumulo dell’impianto irriguo nelle more del completamento ed implementazione della sistemazione complessiva del settore idrico). Il rischio era di vanificare lo stanziamento e mandare all’aria l’intero progetto, vista l’impossibilità di realizzare una rete intubata che garantisse la copertura dell’intero territorio interessato e considerati i ritardi accumulati e la complessità degli iter autorizzativi di ordine ambientale e procedurale affidati agli enti attuatori, cioè ARAP e Consorzio di bonifica Ovest, elementi che avrebbero certamente comportato la perdita del finanziamento.
Con l’approvazione in giunta di questa delibera – spiega Imprudente – si è pervenuti invece ad indirizzare lo stanziamento di 50 milioni di euro al completamento della rete irrigua ai fini della copertura di tutto il comprensorio fucense, riprogrammando anche le economie di gara che ne deriveranno. Tutto ciò non come atto d’imperio della Regione ma in conformità alle esigenze e alle istanze di sindaci, amministrazioni coinvolte e associazioni di categoria, nonché ai principi della buona gestione ambientale. A ciò si aggiunga che la riprogrammazione delle economie consentirà la redazione del progetto esecutivo complessivo – conclude il Vicepresidente Imprudente – che potrà essere speso nelle opportune sedi nazionali e europee per l’intercettazione dei finanziamenti aggiuntivi utili al completamento dell’intero intervento ipotizzato nel Masterplan, con buone prospettive di successo.