L’Aquila. “Stiamo assistendo sempre piu’ a istituti bancari che restringono i cordoni della borsa e le PMI, che hanno avuto sempre bassi livelli di capitalizzazione, avendo in questo momento storico decisi cali di vendite, non dispongono piu’ delle risorse per rientrare dei mutui e dei prestiti fatti negli anni”. Lo sostiene, in una nota, l’Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo. ”Quello che serve ora alle imprese – e’ scritto – e’ la liquidita’ e la mancanza di risposte concrete in tal senso porta le aziende a sentirsi isolate. Ora e’ estremamente importante l’incontro, e una decisa presa di posizione del sistema bancario, con il Patto per lo Sviluppo dove tutte le associazioni sono rappresentate e dove tre potranno essere i temi di fondo da trattare”. ”Il primo – elenca l’Assessorato – riguarda l’utilizzo dei fondi BCE messi a disposizione degli istituti bancari per una maggiore attenzione alle imprese circa la liquidita’, cosi’ come in altri territori sta avvenendo. Il secondo tema riguarda l’attivazione di tutte le iniziative possibili per mettere in atto lo sblocco dei crediti verso la Pubblica Amministrazione. A tali tematiche deve aggiungersi un maggior raccordo con il nuovo sistema dei consorzi fidi, che si va delineando con una maggiore qualita’ delle garanzie offerte al sistema bancario”. ”Non si puo’ pensare – si osserva nella nota – che le banche trovino piu’ conveniente reinvestire i fondi ottenuti dalla BCE in titoli di Stato che offrono rendimenti ben piu’ elevati del costo della provvista (1%) che prestati a famiglie, PMI e industrie”. Per l’Assessorato regionale allo Sviluppo economico ”dalla lettura dell’ultimo bollettino della Banca d’Italia si confermerebbe che gli istituti hanno utilizzato i maxifinanziamenti ottenuti non per aumentare la disponibilita’ di credito verso le aziende ma per rimpinguare i propri attivi patrimoniali”. ”Sicuramente – si asserisce ancora – ci si attende dalle banche di respiro locale un intervento piu’ attento al territorio ed alle nostre PMI”. ”Per cio’ che concerne l’attuale governo regionale – assicura la nota – di fronte a situazioni eccezionali, ha gia’ risposto con strumenti importanti, avendo riformato il sistema delle garanzie ed avendo avviato la riforma dei consorzi fidi e quindi aumentando ed alimentando la loro patrimonializzazione con un bando da 18 milioni di euro per finanziare il fondo rischi (15 milioni di euro) e il conto interessi (3 milioni di euro) dei consorzi fidi”. Ricorda infine che ”il ritardo con cui viene emanato detto bando e’ dipeso da un ricorso effettuato da Artigiancassa il cui sviluppo ha portato ad un allungamento dei termini e, proprio per tale motivo, la pubblicazione del provvedimento non potra’ avvenire prima del 30 aprile”.