Avezzano. Arriva l’assoluzione da tutti i reati anche in Cassazione. Si conclude così, dopo oltre 5 anni, la vicenda giudiziaria che aveva coinvolto l’architetto Carlo Tellone, arrestato a marzo del 2016 e condannato in primo grado dal tribunale di Avezzano a due anni e otto mesi. Una vicenda legata a presunti illeciti per gli appalti al comune di Tagliacozzo.
Tellone era stato assolto a ottobre dalla Corte d’appello dell’Aquila perché il fatto non sussiste, ma la procura generale dell’Aquila aveva fatto ricorso in Cassazione. Adesso però anche i giudici della suprema Corte hanno respinto il ricorso mettendo la parola fine a un incubo che per l’imputato sembrava ormai interminabile.
La corte d’appello presieduta dal giudice Giuseppe Romano Gargarella, aveva ribaltato la sentenza e assolto da tutti i reati il professionista di Tagliacozzo, anche da un reato prescritto, quello di tentata turbativa d’asta.
Tellone, a differenza degli altri imputati, tra cui l’ex sindaco Maurizio Di Marco Testa, ancora sotto processo in primo grado, aveva voluto fortemente il rito abbreviato conoscendo i tempi della legge, rinunciando alle prescrizioni perché convinto della propria innocenza. Una scelta a cui hanno creduto sia l’imputato, sia i suoi legali, e che alla fine dei giochi si è rivelata una strategia difensiva vincente, non altro per aver accorciato i tempi di un processo che invece si sta rivelando per gli altri imputati interminabile. Eppure ci sono voluti lo stesso più di 5 anni.
Tellone doveva rispondere di concussione e tentata turbativa. Per lui il giudice di Avezzano Carla Mastelli aveva disposto sia la condanna alla reclusione, sia l’interdizione dai pubblici uffici e il divieto a trattare con la pubblica amministrazione per un anno e sei mesi. Era però stato assolto, allo stesso tempo, da altri quattro reati che la procura di Avezzano gli contestava.
Il caso degli appalti al Comune di Tagliacozzo nel 2016 aveva portato all’arresto di quattro persone tra cui l’allora sindaco Di Marco Testa e a 12 indagati. A dicembre 2018 il gup del tribunale di Avezzano ha disposto il rinvio a giudizio per 9 persone tra cui l’ex primo cittadino e aveva emesso la sentenza di condanna per Tellone. Poi l’assoluzione in secondo grado da tutti i capi d’accusa. Ma l’odissea, che sembrava giunta al termine, non era finita. A pochi mesi dall’assoluzione, la procura generale ha deciso di fare ricorso, facendo ripartire tutto l’iter processuale.
A chiudere la vicenda per sempre ci hanno pensato gli otto giudici romani della sesta sezione penale della Cassazione, presieduta dal giudice Renato Bricchetti, che hanno rigettato il ricorso con la definitiva assoluzione di Tellone da tutti i reati.
“Ci sono anche giudici con la G maiuscola”, ha commentato il difensore Antonio Milo, che assisteva Tellone insieme al legale Marco Pierdonati, “speriamo vivamente che questa sentenza sia di insegnamento a tutti quei giudici che ricorrono con estrema facilità alla applicazione di misure coercitive”. Secondo il parere dell’avvocato Milo, “l’assoluzione definitiva di Tellone, che si fonda su un inequivocabile giudizio di non credibilità del teste d’accusa, non potrà non avere effetti vincolanti anche per il coimputato Maurizio Di Marco Testa che viene giudicato con il rito ordinario”.