Tagliacozzo. Dopo il provvedimento dei giudici aquilani che hanno dichiarato nulli tutti gli arresti richiesti dalla Procura avezzanese e adottati dal gip del tribunale di Avezzano, ora gli accusati, il sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, l’assessore alla Cultura, Gabriele Venturini, e l’architetto Carlo Tellone, tornatno alla loro vita di sempre. oggi verrà discussa la posizione del capo dell’ufficio tecnico del Comune, Gianpaolo Torrelli che avrà con ogni probabilità lo stesso esito. Gli arrestati sono stati quindi liberati anche se resteranno le accuse della Procura. Il primo cittadino ieri ha trascorso la giornata ad accogliere amici e parenti che sono andati a casa a trovarlo. “Sono sereno”, ha affermato, “la verità emergerà nei prossimi mesi nelle sedi competenti, per ora sono felice di tornare alla mia vita di sempre e di tornare al lavoro”. Questa mattina, il luogotenente della guardia di finanza, da uomo libero ha ripreso servizio all’Aquila. “Alle elezioni non ci penso, e non ritirerò le mie dimissioni da sindaco. Io sono di parola”. La decisione del Riesame ha confermato le indiscrezioni trapelate già nei giorni. L’ordinanza è stata dichiarata nulla perché il gip Maria Proia, che aveva anche respinto tutte le richieste di revoca delle misure cautelari, nell’ordinanza avrebbe fatto proprie le valutazioni del sostituto procuratore Roberto Savelli, senza un’autonoma valutazione. Un successo per le difese composte dagli avvocati avvocati Roberto Verdecchia, Antonio Milo, Franco Colucci, Alessandro Fanelli e Vittoriano Frigioni che ora chiedono “la chiusura delle indagini già prorogate una volta” e in caso il giudizio immediato. Intanto la situazione a Tagliacozzo, in vista delle elezioni, resta incandescente. Le liste, scompaginate dopo gli arresti, e gli equilibri politici flagellati dall’inevitabile shock dell’inchiesta, stanno cercando nuovi equilibri a tre settimane dalla scadenza per la consegna ufficiale delle liste.