Capistrello. Davanti al giudice questa mattina il sindaco di Capistrerllo Francesco Ciciotti. Ha annunciato che parlerà, interrogato dal gip del tribunale di Avezzano, Maria Proia. Ma ha anche fatto sapere tramite il suo legale, Antonio Milo, che non si dimetterà dalla carica di sindaco.
L’interrogatorio di garanzia riguarderà questa mattina i tre indagati principali nell’inchiesta condotta dalla Procura della repubblica di Avezzano relativa a presunte irregolarità sull’affidamento di appalti pubblici nel comune di Capistrello. Oltre al sindaco, Francesco Ciciotti, saranno ascoltati l’ex consigliere comunale, Corrado Di Giacomo e il responsabile dell’ufficio tecnico, Romeo Di Felice, tutti e tre associati ai domiciliari, saranno ascoltati domattina alle 10 nel tribunale di Avezzano dal giudice per le indagini preliminari. I due saranno accompagnati dagli avvocati Roberto Verdecchia, che assiste l’ex consigliere Di Giacomo, e Fernando Pestilli, per Di Felice.
Hanno parlato gli altri tre interrogatori di altrettanti indagati nei confronti dei quali si è deciso di non applicare alcune misura. Alla luce degli interrogatori rimangono 17 gli indagati, di cui 10 raggiunti da misure cautelari (tre arresti e 7 sospensioni dall’attività professionale per 12 mesi). I tre dipendenti comunali, assistiti dagli avvocati Moreno Di Cintio ed Eleuterio Simonelli, hanno chiarito la loro posizione.
Le accuse ipotizzate a loro carico vanno dalla concussione alla corruzione passando per ipotesi di reati relative alla turbativa. Tutti gli indagati secondo le ipotesi accusatorie, sono coinvolti in un presunto giro di irregolarità sull’affidamento di lavori di ristrutturazione di beni pubblici, tra cui il palazzo del Municipio. Il sindaco già ieri, attraverso il suo legale, l’avvocato Antonio Milo, ha contestato ogni addebito sottolineando che il testimone su cui si basa l’impianto accusatorio “era già stato più volte segnalato alle autorità dal sindaco stesso”.