Avezzano. È di recente apparizione sulla stampa la notizia dell’ennesima apertura straordinaria dei Cunicoli di Claudio e del Parco del Madonnone.
L’iniziativa, legata ad un evento organizzato dall’Ordine degli Ingegneri dell’Aquila e che rientra nella manifestazione “Avezzano Città della Cultura in Movimento”, organizzata dall’Asd Stracittadina Avezzano, è sicuramente degna di nota, in quanto mira allo sviluppo e alla promozione turistica dei siti a valenza storica ed architettonica presenti sul territorio, ma che non ha visto un confronto per il rilascio delle autorizzazioni con il Consorzio di Bonifica Ovest che, fino ad oggi, risulta essere l’Ente gestore dei due siti oggetto di visita.
“Ci troviamo, dunque, di fronte a due pesi e due misure” – chiosano dal Consorzio – “perché in questa occasione la Sovrintendenza per i Beni Culturali ha concesso, tra l’altro senza nessun confronto con noi, l’autorizzazione alla visita straordinaria ai Cunicoli. Ci risulta, però, che ci siano altre richieste di apertura degli stessi che, invece, non sono state soddisfatte. Inoltre, la straordinarietà dell’apertura è dovuta al fatto che ancora sussiste il famoso cantiere di valorizzazione dell’area?”
“La Legge Regionale 42/2012 a chiusura dell’Arssa” – continuano –“ha dichiarato l’Ente di Bonifica quale gestore dei Cunicoli di Claudio. Al momento dell’inizio lavori le chiavi della struttura sono state consegnate dal Consorzio alla Dottoressa Emanuela Ceccaroni proprio per permettere l’avvio del cantiere di cui, ad oggi, alla scrivente non è dato sapere lo stato dei fatti e di avanzamento. Chiediamo, dunque, la restituzione delle chiavi in quanto l’opera idraulica è funzionante e funzionalmente interconnessa con le altre, nonché, come si ribadisce, in gestione al Consorzio di Bonifica Ovest.”
“Il Consorzio, in conclusione, nonostante abbia dimostrato, costantemente e concretamente, di credere nelle potenzialità dei luoghi in questione, promuovendo o aderendo sia a progettazioni sia a collaborazioni di iniziative sinergiche che hanno portato e possano ancora portare, in varie forme, ampi benefici al sistema produttivo agricolo del Fucino, qualora continui a ravvisare, come sta avvenendo negli ultimi mesi, contesti operativi poco chiari o addirittura strumentalmente dannosi all’immagine o alle attività istituzionali dello stesso, non potrà astenersi da ogni iniziativa e tutelarsi nel modo più opportuno”.