Avezzano. C’è ancora incredulità e sgomento per quanto accaduto. Tutti conoscevano Mario Sbardella, la sua tempra da ferroviere di altri di altri tempi e tutti avevano avuto modi di apprezzare la sua tenacia e cocciutaggine. Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe uscito di scena così, nel giro di 24 ore, lasciando quel pc al quale stava lavorando al Comune di Avezzano acceso.
Ieri in tanti hanno espresso il loro cordoglio, messaggi pieni di ricordi, aneddoti e qualche rimpianto. Il “direttore operaio”, come lui amava definirsi, si è spento a 65 anni all’ospedale di Avezzano dove era stato ricoverato d’urgenza dopo il malore in municipio. L’intervento immediato, una notte di speranza e poi ieri mattina la notizia che ha scioccato tutta la Marsica.
Questa mattina la salma è stata esposta nella casa Funeraria Rossi in via Nuova 93 ad Avezzano. Sarà possibile fargli una visita fino alle 18 e poi domani dalle 9 alle 10.30. Alle 11 ci saranno i funerali nella chiesa della Madonna del Passo. Subito dopo la salma sarà cremata.
“Caro Mario, ovunque tu sia, spero che possa ascoltarmi”, ha ricordato il sindaco Gianni Di Pangrazio, “sei stato una figura importante per le sorti della nostra città e la tua scomparsa priva la nostra comunità di una persona capace e con tanta voglia di fare.
Provo molto dolore; ho perso un vero amico, ho perso un compagno di svago, ho perso un confidente. Sei stato il primo a insistere perché tornassi a fare il sindaco. Mi mancherai moltissimo e sarà dura fare a meno di te. Lasci un vuoto difficile da colmare, sia per me che per l’amministrazione comunale. Un caro abbraccio ad Elisabetta, alle figlie ed ai familiari tutti. Addio Mario , addio amico mio”.