Celano. Grazie al contributo del 2×1000 donato dall’Ancos di Confartigianato di Avezzano, proseguono i lavori di restauro dei tre affreschi rinascimentali presenti all’interno della secolare chiesa di Santa Maria in Valleverde di Celano. Questo luogo di culto, quotidianamente meta di turisti e curiosi, porta con sé una storia e un fascino che il passare del tempo non ha minimamente scalfito e che ora, mediante l’intervento in itinere, potrà fregiarsi di alcune, splendide, opere d’arte restaurate e pronte a mostrarsi al pubblico con un nuovo, rinnovato, volto.
La chiesa, la cui edificazione fu avviata a metà Quattrocento ma venne terminata sotto i Piccolomini solo nel 1508, è considerata tra le principali testimonianze religiose presenti nella Marsica. Al suo interno sono presenti tre, meravigliosi, dipinti murari: la “Dormitio Virginis”, “Lo sposalizio della “Vergine” e il medaglione raffigurante San Girolamo, ubicati nella Cappella della Misericordia, realizzati dal pittore Paolo Zoppare nel 1558.
“L’Ancos, per sua natura e volontà, è da sempre al fianco del territorio sul quale e per il quale opera”, dichiara Federico Falcone, segretario provinciale Ancos, “ecco, quindi, che nel momento in cui il nostro direttivo si è confrontato per stabilire quale progetto finanziare, senza esitazione alcuna abbiamo scelto di veicolare il nostro contributo verso questi tre affreschi. L’arte è tra le più antiche e nobili espressioni dell’essere umano, capace di esaltarne al massimo i valori e, al tempo stesso, fungere da legame tra presente, passato e futuro. Questo restauro è, quindi, un dono, un atto di amore, che abbiamo voluto fare a questa terra ricca di storia, tradizione e cultura. Ringraziamo chi ci ha proposto il progetto e chi ci sta supportando per far si che venga realizzato; la restauratrice Catia Cutigni e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, nelle persone di Antonella Lopardi, funzionario storico dell’arte e Maria Gabriella D’Ippolito, funzionario restauratore ”.
L’intervento di restauro, affidato alla dott.ssa Catia Cutigni, ha visto fin’ora, in quella che è la prima fase del progetto, un’importante e meticolosa opera di risarcimento dei difetti di adesione dell’intonaco al supporto murario, un’accurata pulitura della pellicola pittorica, e una dettagliata documentazione fotografica, grafica. “Dopo questo primo step – dichiara Cutigni – procederemo alla stuccatura e alla reintegrazione pittorica. Gli affreschi su cui stiamo lavorando necessitano di una cura particolare, anche a causa dei problemi legati ad infiltrazioni d’acqua verificatesi in passato”.