Avezzano. Potrebbe esserci un colpo di scena nella vicenda dell’anatra zoppa ad Avezzano. Si è conclusa nel primo pomeriggio di ieri l’udienza al Consiglio di Stato sulla composizione dell’Aula consiliare e, in particolare, sull’attribuzione dei seggi alla minoranza. I giudici dovranno stabilire se tale attribuzione, decisa dalla commissione elettorale di Avezzano, è legittima oppure no. Il Tar si è già espresso e ha assegnato 13 seggi all’opposizione di Di Pangrazio e 9 al sindaco Gabriele De Angelis.
Ora però spunta la terza ipotesi, quella secondo cui i giudici di Palazzo Spada rimettano gli atti alla Corte costituzionale. Da palazzo della Consulta potrebbero esprimersi fra qualche mese consentendo di fatto al governo De Angelis di proseguire la sua amministrazione. La questione posta all’attenzione dei giudici amministrativi riguarda l’interpretazione e la lettura da dare al Testo unico degli Enti locali del 2000, relativo alla legge elettorale per i Comuni.
Ma a quel punto potrebbe esserci un colpo di scena. Se dovesse prospettarsi quest’ipotesi, infatti, gli avvocati dell’opposizione potrebbero chiedere la revoca dell’ordinanza di sospensiva. Quindi arriverebbero i nuovi consiglieri, in attesa della decisione della Corte costituzionale, e quelli della maggioranza dovrebbero lasciare il consiglio. Teoricamente, in quell’arco di tempo, il sindaco potrebbe essere sfiduciato in caso di una convocazione di consiglio comunale. La responsabilità di una eventuale sfiducia e di un conseguente commissariamento (ancor prima di conoscere la decisione costituzionale) ricadrebbe però tutta sulle spalle dell’opposizione.
Ci sono poi le altre due ipotesi.
La prima: il Consiglio di Stato conferma la sentenza di primo grado del Tribunale amministrativo assegnando 13 seggi al centrosinitra. In questo caso il Consiglio comunale cambierebbe con l’ingresso in Aula di nuovi consiglieri. Si verificherebbe, cioè, il caso dell’“anatra zoppa” e il sindaco dovrebbe governare con una maggioranza che non è la sua.
La seconda ipotesi: i giudici di Palazzo Spada potrebbero accogliere le ragioni del centrodestra, confermando ‘attuale assetto e il Consiglio resterebbe come attualmente è.
Non è stato chiarito quando arriverà la sentenza che era attesa per ieri, forse oggi. Ma c’è chi parla di diversi giorni.