Avezzano. A una settimana dal voto Giovanni Ceglie, coordinatore del Pd cittadino, e l’esecutivo fanno un analisi di quello che è stato. “Queste ultime comunali si sono da poco concluse con l’intervento del Tribunale di Avezzano ed hanno visto la proclamazione del neo sindaco De Angelis e della sua coalizione di centrodestra”, ha commentato Ceglie, “il centrodestra, coeso e tenace, ha vinto al ballottaggio e ne prendiamo atto. Per il centrodestra sono intervenuti, a sostegno del sindaco vincente, personaggi nazionali, senatori locali e consiglieri regionali oltre ad altri rappresentanti locali. Sono stati profusi fiumi di parole e commenti sull’andamento di queste elezioni ma emerge, in particolare, come caratteristica, l’uso di termini più consoni a una fattoria che a una competizione politica. Si è parlato infatti di “cavalli di razza”, di “anatre zoppe” e persino di “bufale giganti”. Il termine però (secondo me) più indicato e che meglio si attaglia a queste ultime comunali è la “papera”.
“Alcuni episodi suffragano questa convinzione”, ha continuato Ceglie, “infatti è stato detto che la lista che ha avuto più voti nel primo turno è stato l’UDC con 2299 voti validi pari a 9.44% del totale, facendo assurgere questo partito a fenomeno emergente del Centro Italia. Questa è stata di sicuro una “papera” del giornalista che forse ha posto poca attenzione nell’analisi del voto del primo turno. Infatti il PD, per la prima volta ad Avezzano, ha presentato 2 liste (PD e DEM) che hanno raccolto insieme 2329 voti validi e che rappresentano il 9.56% del totale. Certo non è un abisso ma la matematica non è un’opinione, perlomeno per chi non è giornalista. Inoltre in una cittadina di circa quarantamila abitanti dove al primo turno ha vinto una compagine che ha raccolto più del 50% dei voti di lista, ed in cui era presente il PD, mentre al ballottaggio ha perso contro una coalizione di Centrodestra (con oltre il 52% dei voti), ebbene la maggioranza dei consiglieri è andata alla colazione di centrosinistra così come da legge elettorale. Ovviamente questo è il caso di Maddaloni in Campania. Il Pd ha preso 5 consiglieri a Maddaloni. La stessa identica situazione si è presentata ad Avezzano ma qui la maggioranza dei consiglieri è andata a chi ha vinto il ballottaggio. Anzi c’è stato un premio fedeltà ulteriore consistente in un consigliere in più che ha rimpinguato il già folto numero assegnato dal Tribunale. Salta all’occhio che a Maddaloni o ad Avezzano qualcuno ha preso una cantonata. Per questa contraddizione, tra comuni quasi speculari, anche qui si può parlare di “papera”.