Avezzano. Rigettate le istanze per il riconteggio. La commissione elettorale centrale non ha accettato le istanze presentate per il riconteggio delle schede nulle delle amministrative di Avezzano. I delegati delle liste Generazione+ e della lista del Partito democratico avevano presentato formale ricorso con motivazioni diverse ma con medesimo oggetto, il riconteggio delle schede nulle.
Un passaggio fondamentale per capire se con il riconteggio delle schede nulle potesse ridursi il distacco di circa 200 preferenze fra il Candidato Sindaco Mario Babbo e il candidato Sindaco Tiziano Genovesi. Ulteriore ed importante verifica poteva essere fatta alla luce della differenza di voti fra le due liste della stessa coalizione. Infatti, la lista Generazione+, civica di ispirazione liberaldemocratica è una lista giovane, apartitica, nata all’interno della competizione elettorale che ha raccolto un elevato numero di consensi toccando 1004 preferenze, con punte dei candidati di 280, e che potrebbe non eleggere alcun consigliere, poiché la lista del Partito Democratico ha raccolto appena 50 preferenze in più, venendo così premiata con la ridistribuzione dei seggi basata sul metodo D’hondt che va a tenere in considerazione i voti di lista. Una revisione che, secondo i delegati della lista Generazione+ e del Partito Democratico, è necessaria anche alla luce dell’anomalo ed elevato numero di schede nulle e della differenza tra i voti assegnati alle liste e quelli invece assegnati al candidati. Inoltre, secondo l’istanza presentata dal Partito Democratico, durante le operazioni di voto e scrutinio per il rinnovo del Consiglio comunale di Avezzano, tenutesi nei giorni 20, 21, 22 e 23 settembre uu. ss, non sarebbe stato consentito, in alcuni seggi, l’accesso dei rappresentanti di lista regolarmente designati, in quanto non comunicate le relative designazioni ai Presidenti di seggio. Confermato allora il Ballottaggio tra i Candidati alla carica di Sindaco, Giovanni Di Pangrazio e Tiziano Genovesi, mentre per l’assegnazione dei seggi bisognerà aspettare eventuali apparentamenti.
Infatti con l’elezione diretta del sindaco, si è attribuito un “premio di maggioranza” che in questo caso potrebbe scattare solo nel caso in cui altre liste firmino l’apparentamento cioè un “collegamento” con uno dei due candidati alla poltrona di sindaco, operazione che consentirebbe alle liste di rientrare nella ripartizione del premio di maggioranza (ovvero, acquisendo più seggi rispetto al previsto). La legge prevede che ci sia tempo fino a lunedì per stringere formalmente apparentamenti tra le coalizioni arrivate al ballottaggio e le liste di candidati esclusi dal ballottaggio. Le liste escluse che entrano nella coalizione partecipano alla ripartizione del 60% dei seggi qualora il candidato della coalizione stessa risulti vincente. Un operazione tutta politica che può portare vantaggi o svantaggi a seconda dei risultati del secondo turno.