Avezzano. “Sono per la legalità e per il rispetto delle norme ma credo che i cittadini vadano ascoltati e coinvolti o, come minimo, messi al corrente di fatti che, analogamente a questo, hanno un considerevole impatto sul territorio. I residenti di Paterno andavano informati, non dovevano essere messi di fronte all’accaduto solo a giochi fatti. E’ incomprensibile quanto accaduto”. Anche Anna Maria Taccone, candidata sindaca con la sua coalizione civica, esprime il proprio disappunto circa la gestione dei 25 migranti che saranno ospitati nella frazione di Avezzano, definitiva “approssimativa e lacunosa”.
Si tratta di profughi fuggiti dall’Africa e approdati a Lampedusa su un’imbarcazione di fortuna. Saranno immediatamente sottoposti a tampone e messi in isolamento come già avvenuto per i nord africani ospitati attualmente nelle strutture di Canistro e Civita d’Antino.
“Sono a conoscenza del fatto che verranno effettuati rigidi controlli circa il protocollo igienico sanitario. E’ fondamentale e non posso che accogliere positivamente tale decisione che, però, da sola non basta a dare le rassicurazioni che i cittadini chiedono e, soprattutto, meritano. Bisogna alzare il livello di sicurezza e verificare la tenuta della struttura per il bene di chi al suo interno verrà ospitato e di chi, ad Avezzano e nella Marsica, auspica chiarezza. Alle autorità competenti chiedo un’accurata e approfondita verifica circa la rispondenza della struttura ai requisiti richiesti per l’ospitalità: agibilità, destinazione d’uso, rispetto delle normative igienico sanitarie”.
Aggiungo, però, che trattare questa situazione con più umanità e maggiore sensibilità verso coloro che prima che essere migranti sono persone fuggite da Paesi in difficoltà, dilaniati da conflitti interni di vario genere, non guasterebbe”.
“C’è una grande stortura nel modo di operare tra lo Stato centrale e gli enti locali”, prosegue Taccone, “C’è una scollatura totale. Questa decisione ha un forte impatto sui Comuni. In questo caso, inoltre, non vede alcun tipo di coinvolgimento dell’amministrazione locale. Queste ultime devono fare fronte comune, lontano da bandieruole politiche e cori da stadio. E’ interesse collettivo, quello di tutelare il territorio nel miglior modo possibile. Per questo motivo voglio lanciare un appello a tutti i candidati affinché si uniscano e sposino questa battaglia. Nessun individualismo ma solo unità”.
“Molto probabilmente questa situazione è conosciuta da parecchio tempo. Essendo di Paterno e avendo un coinvolgimento diretto su tutta la questione, posso testimoniare che da diversi mesi alcuni residenti della zona hanno notato strani movimenti nel locale che ospiterà i migranti, testimoniando lavori fatti lontano dalla luce del sole o, comunque, dalla prassi comune. Qualcuno, già da tempo, supponeva che sarebbe potuto accadere qualcosa di anomalo”.
“Queste operazioni avvengono di concerto con il Ministero dell’Interno e con la Prefettura. Probabilmente ne viene tagliato fuori il primo cittadino che, però, nel caso di Avezzano, è un commissario prefettizio. Egli, in quanto tale, è un braccio destro del Ministero dell’Interno. Ergo, ha una linea privilegiata in queste comunicazioni. E’ abbastanza curioso che neanche lui non ne sia venuto a conoscenza”, conclude Anna Maria Taccone.