Avezzano. “Il Partito Democratico, da un punto di vista politico, ormai lo riteniamo liberal democratico e conservatore. Non posso che essere deluso da questo modo di fare. Avezzano Bene Comune nasce anche per questa ragione, per ricostruire una sinistra che non c’è più. Abbiamo l’ambizione, indubbiamente complessa, di mettere insieme tutti coloro che si pongono a sinistra del Pd”. Lo dichiara Nicola Stornelli, candidato sindaco con Avezzano Bene Comune, lista con vocazione rivolta alla sinistra radicale, quella che non si riconosce nei partiti e nei movimenti civici.
“Lo sappiamo, Avezzano è una città dove la destra ha sempre attecchito e, negli ultimi anni, complice l’avanzata di quella sovranista, abbiamo assistito a trasformismi che non riconosciamo come appartenenti alla politica o al lavoro partitico. Noi, proprio perché non c’è lo spazio politico a sinistra, abbiamo ritenuto di dare vita a questo progetto per occupare questo vuoto. C’era bisogno di ritrovare la sinistra radicale, quella vera, in contrapposizione alla destra più chiusa. Abbiamo quindi avvertito questa esigenza, cioè di essere l’unica vera forza di sinistra”.
“Con Sergio Di Cintio non c’è mai stato dialogo, nonostante lui sostenesse di essere l’unico esponente della sinistra radicale. Sin da subito si è capito come fossimo due mondi diversi. Lui ha fatto una scelta diversa appoggiando pubblicamente Giovanni Di Pangrazio, dopo aver detto il contrario solo una settimana prima. Rispetto a quella che era la sua candidatura, ma anche rispetto a quella di Mario Babbo, la vera sinistra siamo noi”.
“In nome del superamento degli steccati, dal civismo si passa al cinismo. Quando si deve trovare la quadra esce fuori il trasformismo che connatura certe personalità. Viviamo in una città commissariata, questo è emblematico del discorso sopra citato. Idem dicasi per chi sostiene le quattro liste di Tiziano Genovesi, molte delle quali venivano da un percorso politico opposto a quello che ora appoggiano”, prosegue.
“Il progetto nasce oggi, l’ambizione è quella di dare vita a un laboratorio politico che possa esprimersi nel futuro. Tanti giovani candidati si sono avvicinati a noi e questo ci fa bene sperare per il futuro. L’idea di scendere in campo nasce in genere alla fine di un percorso, noi agiamo al contrario, proprio per attecchire nel presente e perdurare nel tempo. Questo è per noi un punto di partenza, il laboratorio politico non terminerà con questa tornata elettorale”, conclude stornelli