Avezzano. “Dalle prime analisi il dato politico che emerge riguarda i numeri in tutta la provincia. Quarantotto Comuni al voto con dei risultati che segnalano una frenata, se non un arretramento, delle forze di destra che governano la regione. Quasi ovunque si presenta divisa e sprofonda in personalismi. Il centrosinistra, e le liste civiche, hanno fatto da argine a questa espansione che non si è verificata nonostante annunci roboanti e nonostante il presidente Marsilio e i suoi abbiano girato ovunque”.
Lo dichiara Francesco Piacente, segretario del Partito Democratico nella provincia dell’Aquila. Il risultato ottenuto alle urne dal partito che ha corso in coalizione con il candidato Mario Babbo è soddisfacente a metà. Il mancato approdo al ballottaggio non può che lasciare l’amaro in bocca, soprattutto alla luce del ristretto numero di voti che ha separato Babbo da Tiziano Genovesi, ma ciò che lascia ben sperare è il rinnovamento interno cui i dem sono andati incontro. Forze nuove, entusiasmo rinnovato e un peso, nelle dinamiche politiche della città, ritrovato.
“Divisione c’è stata anche nella città di Avezzano. Genovesi arriva al ballottaggio per una manciata di voti. Un risultato che non si era mai visto prima e che credo sia anche abbastanza unico nelle città con più di 15mila abitanti. Sono in corso verifiche su schede nulle e da ricontrollare. Se ci sarà un ribaltone? Non lo so, vediamo cosa esce dalle urne”.
“Rispetto alla questione avezzanese vorrei dire che contro il Pd c’è stato un attacco concentrico, dalla destra e anche da chi avrebbe dovuto sostenerci. All’inizio qualcuno aveva deciso di tenerlo fuori da questa battaglia elettorale. Voglio ringraziare chiunque abbia permesso invece di scendere in campo ed essere rilevanti nel risultato poi ottenuto. Abbiamo dimostrato di avere energie e forza di rinnovarci. La nuova lista fa ben sperare per la prospettiva futura. Coloro che non lo hanno sostenuto, anche se dirigenti di partito, sono fuori dai giochi. Non fanno più parte del Partito Democratico”.
“Nella vecchia dirigenza del Pd c’è una situazione che affronteremo in questi giorni. Il rinnovamento non è solo generazionale, ma anche un nuovo ingresso o ritorno di tanti professionisti del mondo della cultura, dell’imprenditoria, istruzione, avvocatura, su cui ricostruiamo un partito. Diamo una nuova prospettiva per i nostri colori sul territorio”.
Ora si va al ballottaggio. Nei mesi addietro lo scontro verbale tra gli esponenti del Partito Democratico, con il segretario Michele Fina in prima linea per difendere il proprio partito, è stato serrato. Inevitabile, a questo punto, capire con chi la coalizione scenderà in campo al secondo turno. “Apparentamento di Babbo con Di Pangrazio? Ci riserviamo di fare un confronto sul tavolo della coalizione. Ci sarà un progetto di sostegno con Mario. Tutte le ipotesi vanno vagliate con attenzione. Lo possiamo fare solo con un’operazione di chiarezza. Oggi il Partito Democratico è nella condizione di fare le scelte migliori per la città nella maggiore trasparenza di fronte ai cittadini avezzanesi”, conclude Piacente.