Avezzano. “Il centrodestra non è debole perché diviso ma diviso perché l’hanno voluto debole. E non è un errore, è un calcolo. Non sono abituato a fare polemiche. Non le ho fatte nel 2012 quando mi spiegavano che il centrodestra avrebbe vinto comunque e invece ha perso. Non le farò oggi, mentre mi spiegano che tanto si vince perché viene Salvini. Ma, a mio modesto avviso, i sindaci non ‘toccano’ a qualcuno che sceglie chi gli pare. Perché, quando sono indicati così, perdono di autorevolezza, credibilità, libertà. E questi sono i primi ingredienti necessari a ridare peso politico a questa città: quel peso politico che fa tanta paura a cinquanta chilometri di distanza”.
Armando Floris (Fdi) rompe il silenzio circa la possibile candidatura alle amministrative di settembre e lo fa in esclusiva ai nostri microfoni. Come anticipato nelle scorse settimane, potrebbe scegliere di non scendere in campo in occasione di questa tornata elettorale. Alla base di tale possibile decisione ci sarebbero i dissapori con il gruppo dirigente del partito, in particolar modo con gli esponenti dell’Aquila, che dopo aver sostenuto la necessità di una scelta autorevole avrebbero preferito non urtare gli equilibri regionali con la Lega.
Da qui la rottura col partito che, al momento, non sembrerebbe essere ricucibile. Da valutare nei prossimi giorni se la chiusura sarà tout court verso una candidatura o se Floris prenderà una strada differente dal partito dei meloniani. Non mancano corteggiamenti da parte di altre fazioni politiche e civiche, ma è ancora presto per sbilanciarsi su pronostici di unione o collaborazione. La consegna delle liste è tra dieci giorni e non si escludono possibili colpi di scena.