Avezzano. Maria Antonietta Dominici, candidato a consigliere comunale con Giovanni Di Pangrazio sindaco chiede di risolvere il problema del depuratore di Avezzano. “A disposizione del nostro territorio ci sono 6,4 milioni di euro”, sostiene la candidata Dominici, una somma più che sufficiente per chiudere il vecchio depuratore di Puzzillo, realizzare le tubature di bypass e far funzionare a pieno regime il sistema di depurazione di Avezzano. Eppure, i lavori non partono”.
“Sarà impegno dell’amministrazione Di Pangrazio quello di far funzionare il sistema di depurazione di Avezzano”, sottolinea, “da anni inadeguato. I fondi ci sono, occorre realizzare una nuova tubatura ed incrementare la capacità ricettiva del depuratore Arap, già passato in gestione al Cam. Per motivi incomprensibili sono stati fermati i lavori per la realizzazione del nuovo collettore che da Puzzillo porta al nuovo depuratore”.
“Occorre mettere intorno ad un tavolo”, chiosa Maria Antonietta Dominici, “e questo mi impegno a fare, Regione, Cam e Comune di Avezzano: dopo anni di inutili conflitti di competenza tra enti pubblici, vergognosi rimpalli di responsabilità, penosi scaricabarile nascosti dietro fumose motivazioni, il nuovo impianto di depurazione di Avezzano dovrà essere rapidamente attivato”.
“La piena funzionalità del nuovo depuratore non risolverà interamente la questione della depurazione delle acque reflue, perché il problema della depurazione nel Fucino è strutturale, stratificato e derivante da anni di inerzia della Regione, da carenza cronica di risorse per investimenti e dai conflitti istituzionali generati anche da contorte e contraddittorie norme di legge. Ma l’attivazione del nuovo depuratore di Avezzano”, continua, “è comunque un fatto fondamentale, sia per la vasta utenza servita, sia perché allontanerà il rischio – che tanto preoccupa giustamente gli agricoltori – di non poter utilizzare le acque reflue a scopo irriguo”.
“Il mio impegno sarà chiedere al sindaco Di Pangrazio”, conclude, “di convocare la conferenza di servizi, per rimuovere gli ultimi ostacoli che bloccano l’apertura del depuratore. Un obiettivo essenziale per l’amministrazione Di Pangrazio. Ne va della salute pubblica, ne va del corretto esercizio dell’agricoltura nella zona a valle. Nel frattempo, mi preoccuperò di sviluppare un’ulteriore azione del Comune che chiamerà in causa la lenta Regione, nella finalità di mettere in campo interventi di assoluta urgenza e poi dare rapida esecuzione alla convenzione stipulata anni orsono dalla Regione Abruzzo, con l’Autorità di Bacino per la redazione di un progetto preliminare che affronti alla radice e definitivamente le criticità del Fucino, che sono irrigazione, depurazione e tutela dell’ambiente. È una questione seria, e le risorse anche di fonte europea ci sono, basta saperle spendere e ci impegneremo a farlo”.