Avezzano. Non esiste campagna elettorale senza che si parli di giovani, belle speranze, sogni e aspettative. Questo tema è onnipresente nei discorsi di qualsiasi candidato – sia esso in corsa per la carica di sindaco o di consigliere – a testimonianza di come l’argomento goda di particolari attenzioni da parte del mondo politico e della società civile.
“Non credo ci sia bisogno di giovani in politica. Credo, invece, che ci sia bisogno di una rivoluzione generazionale. Sono cose diverse. Ciò che intendo è con riguardo a quel voltare pagina che sta contraddistinguendo diversi Comuni della Marsica e nel resto d’Italia come, ad esempio, quello di Modena dove il sindaco è un ragazzo di trentasei anni”, dichiara Pierluigi Di Stefano, candidato consigliere con Mario Babbo e precedentemente assessore alla cultura durante la legislatura di Gabriele De Angelis.
“Più vicino a noi pensiamo ad Aielli, Tagliacozzo o Celano. In questi posti le locali amministrazioni stanno facendo davvero molto. Mio padre, come molti della sua generazione, ha una visione politica ferma agli anni Ottanta, tutt’oggi purtroppo presente e ancora ramificata nelle istituzioni, locali o nazionali che siano. E’ il momento di cambiare, però, e lasciare spazio alla generazione dei quarantenni. Questa fascia d’età deve assolutamente provare ad assumere un ruolo da padre di famiglia. Il momento della svolta passa anche da qui. Nel giovanilismo vedo una metafora. Mio padre a un certo punta della sua vita mi diceva: “Adesso la macchina guidala tu, io posso solo istruirti”. Ecco, mi aspetto che tanti padri politici della vita avezzanese lascino la macchina a qualcun altro”.
“Bisogna avere coraggio, questo si, di lasciare esprimere i volti nuovi. Sto con Mario Babbo perché mi ha mostrato lealtà ma anche capacità di delega. Credo che con lui si possa costruire un’Avezzano che guardi con serenità ai prossimi dieci anni. Partiamo da un forte indebitamento che renderà tutto più complesso. La mia generazione è quella che ad Avezzano è sparita. Confido molto sugli avezzanesi che vedo anche stanchi, disillusi e distaccati. Penso però che mai come adesso ci sia voglia di rilancio e di riscatto. Ognuno vorrà puntare sul rinnovamento. E’ ciò che avverto”, conclude Di Stefano.