Avezzano. Degrado e inciviltà sono tematiche che continuano a tenere banco tra i candidati sindaci e consiglieri. Ognuno di loro, indistintamente dal credo politico o civico, non manca di esprimere il proprio punto di vista sulla necessità di restituire alla città una maggiore attenzione – da parte della macchina amministrativa – al verde pubblico e al decoro urbano.
Dal centro cittadino alle periferie non c’è zona che si salvi dalla mano di sporcaccioni e maleducati che, in totale assenza di rispetto per il bene comune, durante la settimana ma soprattutto durante il weekend non dimenticano di deturpare anche gli angoli meno nascosti della città. E dire che basterebbe poco per evitare di trovarsi a raccogliere carte e cartacce, pacchetti di sigarette gettati a terra poiché vuoti, bottiglie di vetro e immondizia di vario genere. Quel poco si chiama educazione.
I residenti dei vari quartieri chiedono a gran voce maggiori attenzioni, non ultimo “Il Quadrilatero”, comitato che si è formato di recente e che ha già incontrato i vari candidati sindaci. Sul tavolo delle richieste c’è una più costante attenzione agli schiamazzi serali e notturni ma anche una rinnovata sensibilità verso la cura degli spazi verdi e pubblici più in generale. Le denunce costanti di Don Claide, parroco della Cattedrale dei Marsi, relative alla sporcizia che ogni mattina si trova a dover raccogliere dopo i bivacchi serali sono parte di un problema che non può essere più sottovalutato o ignorato. Non che lo sia stato in precedenza, ma adesso è sicuramente arrivato il momento di agire con più decisione.
Chiunque uscirà vincente dalle urne avrà il compito di dover restituire ad Avezzano una più capillare e costante cura dei giardini, delle fontane (l’acqua torbida non è esattamente un bel biglietto da visita), delle strade che, per lo meno, siano sgombere da cestini stracarichi di rifiuti. Insomma, far rispettare le regole poste alla base del vivere comune e del decoro pubblico.