Avezzano. “Il partito non ha tutelato la Marsica e quindi sono uscito da esso, ma senza litigi o scenate. Sono sempre stato un uomo di centrodestra ed ecco perché ho scelto di candidarmi con la Lega”. Con queste parole Giancarlo Cipollone risponde a chi gli chiede il motivo dell’ingresso nel partito che vede in Tiziano Genovesi il suo candidato sindaco.
I fatti risalgono alle scorse elezioni regionali: “Ho avuto alcuni disguidi, non con i responsabili territoriali o provinciali ma con il senatore e coordinatore regionale, Nazario Pagano. Ovviamente scelsi di appoggiare Emilio Iampieri e non avendo egli raggiunto il quorum ho attributo la colpa di ciò a Pagano. Perché? Perché non si può candidare qualcuno nella Valle Peligna che prende 200 voti e abbassa il quorum fino a compromettere la possibilità per Iampieri di entrare in Consiglio regionale”.
“La Marsica non è stata tutelata, ecco il perché della mia uscita dagli azzurri”, prosegue, “di cui ho fatto parte durante la seconda legislatura di Antonio Floris e in quella con Gabriele De Angelis dove fui il primo eletto con 335 voti nella mia lista Forza Avezzano”. Adesso è il momento di nuove sfide, quelle con la Lega, per rilanciare la Marsica. Al suo fianco ci sarà ancora Angela Salvatore, lanciata proprio con l’ex sindaco De Angelis. E’ una ragazza preparata e competente, è stata tra i migliori assessori della legislatura De Angelis”.
“Cercherò di portare avanti Avezzano e la Marsica. E’ il mio scopo, il territorio va tutelato. Contribuirò rafforzando la Lega. Lancio un appello ad Anna Maria Taccone e Forza Italia affinché si riunisca il centrodestra. Al momento ognuno va per la sua strada ma speriamo tutti che prima della chiusura delle liste la coalizione si riunisca. Se uniti, andiamo verso la vittoria”.
In ultimo, una frecciatina a Gianni Di Pangrazio. “Lo stimo come persone e come politico è preparato. Secondo me, però, sta sbagliando a prendere tutti quei candidati con estrazioni politiche diverse. Se mai dovesse venire eletto ci saranno problemi a partire dal giorno dopo. Sono tutti troppo diversi e pensare di poter gestire un’amministrazione così variegata di personalità è davvero molto complesso. Non bisogna pensare solo a vincere ma anche a guardare al futuro, perché i problemi vengono successivamente. Ovviamente si deve prima vincere”, conclude Cipollone.