Celano. “A Strada 14 è nato il mio primo figlio. Quando aveva un anno poi sono andato via. Sono affezionato a questo posto, ci tengo molto. Ahimè non posso che constatare che dopo tanti anni non è stato fatto un granché per riqualificare questa borgata come non è stato fatto davvero nulla per Borgo Ottomila, il posto da cui abbiamo iniziato gli appuntamenti di questa campagna elettorale”. Ha esordito così il candidato sindaco Gesualdo Ranalletta che ieri sera insieme ai candidati della lista civica “Per Celano”, ha tenuto un comizio a Borgo Strada 14.
“In molti ci hanno detto che qui non dovevamo venire perché questo è un ‘borgo blindato’ dove i voti sono tutti per i nostri avversari”, ha sottolineato il candidato sindaco, “e allora a questa comunità voglio dire ‘Ma veramente pensate che qui sia stato fatto quanto possibile? Che sia stato fatto tutto?’. Ci sono progetti di riqualificazione importanti che potrebbero essere portati avanti, non solo per abbellire il quartiere ma per riportare qui la ricchezza che c’era una volta. Questo è il posto dove in questi periodi si sentiva la ‘puzza’ dello Zuccherificio, quella puzza che però ha portato tanto benessere e ricchezza non solo a Celano ma alla Marsica tutta”.
“Bisogna investire nella filiera agricola”, ha precisato Ranalletta, “bisogna innovare l’agricoltura e far in modo che ci tornino ad investire i giovani e bisogna lavorare nei tavoli delle istituzioni sovracomunali per favorire nuovi insediamenti produttivi che riportino ricchezza alla nostra città e a tutte le sue borgate. Noi continuiamo a parlare di turismo”, ha concluso il candidato sindaco che tramite la candidata Angela Marcanio, ingegnere e insegnante, ha portato degli esempi di riqualificazione che si potrebbero realizzate nel Borgo, tra cui quello di un orto didattico che possa far riscoprire le origini anche ai bambini delle scuole, “non perché siamo dei visionari ma perché anche guardandoci intorno, agli altri paesi che ci circondano e che hanno già preso questa strada, ci rendiamo conto che la città va abbellita, va resa sicura, va curata nei servizi, nei trasporti e nelle manutenzioni, affinché diventi attrattiva”.
Alla fine del comizio il candidato sindaco ha infine ricordato con parole di stima e di affetto, Don Luigi Di Summo, “l’uomo che davvero, per tanti anni, ha curato questa comunità, spendendo tempo, impegno e devozione, investendo sui giovani di quest’area e sulle loro famiglie”.