Avezzano. “La mia candidatura nasce dal basso, circa un anno, e come tutti sapete è di matrice civica. Nazional popolare la definirei. Ecco perché questa sede è solo un ulteriore tassello, un punto di incontro per ascoltare idee e proposte dei cittadini e di chiunque volesse mettersi a disposizione per il cambiamento”. Con queste parole il candidato sindaco Mario Babbo ha inaugurato ieri pomeriggio la propria sede al centro di Avezzano. Molte presenze, candidati consiglieri compresi, per il taglio del nastro.
“Ringrazio tutti i ragazzi al mio fianco, si stanno dannando l’anima per sostenermi. A loro devo molto ed è giusto tributarne i meriti”, ha proseguito Babbo, “il programma lo stiamo definendo e all’interno di questo stiamo lavorando per riportare e valorizzare i principi che ci contraddistinguono ma anche le necessità che la città ci ha manifestato. Se c’è qualcosa più di quello che siamo riusciti a mettere sul campo ben venga, siamo aperti al ragionamento”.
Questa tornata elettorale per l’avvocato avezzanese non è solamente una battaglia politica, però. “E’ una battaglia territoriale, non di partito o di un singolo nome. Di certo non siamo un’accozzaglia, quelle sono altrove. Basta guardarle. Ambiamo a crescere come coalizione, certamente, anche portando dentro forze civiche della destra liberale e moderata con le quali si possono avere confronti. Una chiusura? Si, alla destra sovranista ma soprattutto al populismo demagogico. Con quella no, vi sono differenze e valori sul campo troppo contrastanti”.
Poco dopo aver chiuso la presentazione della sede, aver ringraziato i presenti ed essersi a lungo intrattenuto con loro, Babbo si è diretto verso l’altra sede elettorale che si stava inaugurando, quella della candidata sindaca Anna Maria Taccone. Un saluto e un messaggio di stima che non è passato inosservato.