Avezzano. Mondo civico, cosa bolle in pentola? Nelle ultime settimane, tra silenzi, smentite e uscite allo scoperto, gli esponenti del civismo cittadino, cioè coloro i quali sceglieranno di correre senza simboli, hanno tentato la via del dialogo e del confronto per sposare intenti e programmi. L’idea, infatti, è quella di fondere in un unico gruppo tutte le espressioni di matrice civica che faranno sentire la propria voce alle prossime amministrative avezzanesi.
Non è facile, però. Le individualità sono tante, così come le ambizioni che le muovono. Gli accordi circa il programma da presentare e condividere con i cittadini sono in fase di analisi e discussione. Si cerca un candidato sindaco trasversale, aggregatore, capace di mettere d’accordo nomi provenienti da espressioni di centrosinistra e centrodestra.
Gli incontri proseguono a ritmi serrati, esattamente come le trattative per sedurre gli indecisi. La quadra, però, stenta ad arrivare e non si esclude che il percorso di fusione dei progetti civici fin’ora conosciuti possa essere ancora lungo e impervio di ostacoli. Mario Babbo è stato tra i primi a uscire allo scoperto e il progetto che lo vede protagonista può vantare quattro liste, se non cinque.
Troviamo poi il gruppo civico rappresentato da Alessandro Pierleoni, Antonietta Dominici, Vincenzo Ridolfi e Donato Aratari attorno cui gravitano diversi esponenti della cittadinanza, tra professionisti ed ex appartenenti a simboli o progetti politici. Anche loro si stanno riorganizzando. Proprio come Carmine Silvagni che nelle scorse settimane avevamo dato sempre più vicino alla Lega. Ipotesi, questa, che non è tramontata, ma la possibilità di una virata civica non la si può comunque escludere. Anzi, c’è chi la dà per concreta.
Ci sono anche altri gruppi che si stanno formando ma che ancora non possono essere considerati come outsider o, meglio ancora, competitor. La sensazione è che tutti le componenti civiche fin’ora emerse dovranno riunirsi per fare fronte comune nell’unica ottica di vincere, altrimenti, nell’ipotesi di un ballottaggio potrebbe sfaldarsi tutto in favore della scelta più conveniente.