Avezzano. La tanto ricercata unità in casa centrodestra non c’è. Se qualcuno aveva dubbi, può fare riferimento alle due conferenze stampa di ieri mattina, della Lega e di Forza Italia, per toglierseli definitivamente. Tra i due partiti della coalizione non vi è affiatamento e se da un lato c’è chi richiama alla responsabilità, come hanno fatto gli azzurri guidati dal senatore nonché coordinatore regionale Nazario Pagano, dal coordinatore provinciale Gabriele De Angelis e dal coordinatore cittadino Aureliano Giffi, dall’altro lato c’è invece chi punta i piedi e lascia intendere la volontà di non arretrare di un centimetro sulla scelta del proprio candidato.
E’ quanto lasciato intendere in maniera chiara e inequivocabile da Luigi D’Eramo, coordinatore regionale della Lega, che, senza troppi giri di parole ha dichiarato: “Occorre evitare che su Avezzano il partito dell’immondizia possa mettere le mani su questa campagna elettorale. Noto infatti in Aciam e Cogesa strani movimenti. Voglio ricordare che c’è una costruzione politica nelle maggioranze del Cogesa e dell’Aciam. Spero non ci sia un parallelismo di interessi tra la gestione di un mondo che è sempre abbastanza opaco e le elezioni comunali di Avezzano”. Il riferimento è ad Annamaria Taccone, presidente Aciam e neo candidata sindaco per Forza Italia.
Non semplici schermaglie politiche, dunque, non quelle di facciata mirate a nascondere accordi pregressi o taciti. Nel gioco delle parti è inevitabile che entrambi i partiti mostrino i muscoli pressando i vertici della coalizione affinché supportino il proprio progetto politico, ma in questo scenario la situazione è diversa. Nella conferenza stampa degli azzurri, il senatore Pagano è ritornato sulle note vicende che hanno portato al crollo dell’amministrazione De Angelis, parlando apertamente di “congiura” e facendo un riferimento neanche troppo velato all’altro partito della coalizione, cioè Fratelli d’Italia, il quale adesso fa da ago della bilancia. De Angelis ha provato a stemperare i toni, invitando a mettere da parte acredini personali, il passato, e a lavorare uniti per il bene di Avezzano.
Qualcuno potrà obiettare che sarà il tavolo nazionale a stabilire a quale partito andrà il candidato sindaco – ed effettivamente così sarà – ma alla precisa domanda se ci si aspetta un’apertura dai meloniani nell’appoggiare la Taccone, dimostrando quindi di voler mettere da parte il passato e sposare la causa forzista, il non detto, il non espresso, è stato più eloquente delle risposte distensive e pacate. La verità è che sì, ci si aspetta che Fratelli d’Italia appoggi la candidatura della Taccone. Per lasciarsi il passato alle spalle e ripartire da un gesto di concreto affiatamento.
Se così non fosse, la possibilità che Forza Italia rompa con la coalizione e decida di correre da sola è tutto fuorché impensabile. La Taccone ha dato l’impressione di essere una valida candidata, non solo per curriculum professionale, ma anche per il modo in cui si è presentata alla città, dichiarando apertamente di voler lasciare da parte i classici schemi della politica di questi anni, basata su toni aggressivi e su violenza verbale, assumendo toni più pacati ma non per questo risoluti. Il centrodestra ha quindi da risolvere le sue frizioni interne, sempre più evidenti e male celate, tenendo un occhio fisso sugli avversari politici, pronti ad approfittare di ogni minimo passo falso.