Avezzano. Il Tar dell’Aquila rigetta il ricorso dell’Unione dei Marsi e il consigliere Fabio Ranieri resta al suo posto. I giudici del tribunale amministrativo regionale hanno ritenuto pienamente corretta e valida l’elezione del consigliere del Pdl Fabio Ranieri, in linea con la tesi difensiva proposta dal suo difensore Avvocato Filippo Paolini.
Quindi, il Consiglio Comunale di Avezzano resta invariato. Il TAR dell’Aquila ha rigettato il ricorso proposto dall’Unione dei Marsi, con il candidato Sindaco Pierapolo Rubeo che, appunto, non essendo stato inserito tra i consiglieri di opposizione, sosteneva l’illegittimità della proclamazione degli eletti. Secondo i Giudici Amministrativi, tra i dieci seggi assegnati all’opposizione non rientrava la lista Unione dei Marsi che ha conquistato l’undicesimo posto e, pertanto, non ha ottenuto il diritto ad essere rappresentata in seno al Consiglio Comunale, tramite il suo candidato sindaco non eletto. Sulla vicenda è intervenuto anche Pierpaolo Rubeo, leader dell’Unione dei Marsi. A seguito della sentenza di ieri del TAR dell’Aquila, che ha respinto il nostro ricorso sull’attribuzione
dei seggi in Consiglio Comunale, la Direzione dell’Unione dei Marsi precisa quanto segue. “Riteniamo tutt’ora di essere nel giusto. Migliaia di Consigli Comunali in Italia sono composti secondo il metodo da noi ritenuto valido, non vediamo perché, secondo la magistratura aquilana, Avezzano debba costituire un’eccezione”, ha spiegato Rubeo, “l’interpretazione data ieri dal TAR comporterebbe che queste migliaia di Consigli Comunali sarebbero in realtà falsate. Abbiamo forti perplessità sia su come si è svolta l’udienza, sia sul merito della stessa sentenza che
è ambigua e contraddittoria. Vogliamo continuare a pensare che si tratti di “errore” in buona fede dei giudici e non altro. Togliere un seggio, arbitrariamente attribuito, al più grande partito italiano per assegnarlo ad un movimento locale, che quel seggio lo ha conquistato sul campo (come la stessa Commissione Elettorale del Comune aveva inizialmente riconosciuto), non sarebbe stata una prova di coraggio di giustizia. E potevamo aspettarci che un tribunale aquilano desse ragione a chi da anni si batte per l’autonomia del territorio marsicano, spesso anche contro i soprusi e gli abusi del capoluogo? Avendo ancora fiducia, però, nella magistratura nazionale, annunciamo che ricorreremo al Consiglio di Stato. Se ce ne fosse la necessità, qualora venisse confermata l’interpretazione del TAR, agiremo in Corte Costituzionale circa la legittimità costituzionale di tale interpretazione. La legge è chiara: debbono essere premiate le coalizioni che vincono, non quelle che perdono! L’interpretazione data ieri dal TAR ammetterebbe una sorta di “premio” anche alle coalizioni sconfitte, contravvenendo in maniera palese la ratio della norma. Continueremo quindi la nostra battaglia per dare la giusta rappresentanza ai mille elettori”.