L’Aquila. Fare il punto sulle cure attualmente disponibili per l’Alzheimer e divulgare le attività Asl disponibili sul territorio: approcci, luoghi di cura e servizi sociali.
È l’obiettivo del convegno, in programma domani martedì 20 settembre all’Aquila, a Palazzo Camponeschi, nel rettorato dell’Università, dalle 9 alle 16, organizzato dal Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) della Asl, dal titolo: “Nuove frontiere nel trattamento della malattia di Alzheimer”.
Si tratta di una patologia molto frequente, che colpisce il 20% dei soggetti ultraottantenni ed è quindi un problema sociale molto rilevante per la provincia di L’Aquila che è una col più alto numero di soggetti anziani d’Italia. Da pochi mesi la Asl ha approvato e iniziato ad attuare il Percorso Diagnostico e Terapeutico (PDTA) per le demenze.
Il Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze dell’ospedale dell’Aquila rappresenta il nodo fondamentale, il cervello della rete assistenziale.
“Abbiamo voluto”, dichiara la dottoressa Patrizia Sucapane, coordinatrice del Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze dell’ospedale aquilano e organizzatrice del convegno insieme alla dottoressa Maria Pia Iovenitti e alla dottoressa Giuliana Troiani, “che fosse una iniziativa strettamente focalizzata all’area operativa del nostro Centro per affrontare concretamente il problema di mettere in funzione una rete assistenziale che preveda un approccio multidisciplinare con la partecipazione di neurologi, geriatri e psichiatri ospedalieri oltre che dei medici del territorio”.
All’Aquila sono già operativi diversi ambulatori specialistici che operano nel campo delle demenze, sia presso l’ospedale Salvatore sia nei distretti. Esistono centri di stimolazione neurocognitiva, centri diurni per l’Alzheimer e servizi diagnostici di eccellenza. Da alcuni mesi è stata introdotta anche una terapia particolarmente innovativa basata sulla stimolazione cerebrale con onde d’urto, i cui risultati preliminari saranno presentati nell’ambito del Convegno.
Importanti i fondi per l’Alzheimer, stanziati dalla Regione col Piano Triennale di ripartizione, approvato lo scorso 31 agosto, nonché i fondi provenienti dal Pnrr. Un investimento che consentirà di mettere a disposizione uno spazio dedicato in cui l’équipe multidisciplinare può operare collettivamente.