Avezzano. “Perché il Sole brilla?”. Questa la domanda alla quale si è proposta di rispondere la conferenza del professor Francesco Vissani, tenutasi ieri mattina presso l’IIS “E. Majorana” di Avezzano. Gli studenti del triennio dell’IIS hanno avuto l’occasione di assistere alla lezione di Vissani, PhD e professore di Fisica Astroparticellare, ideatore del premio Asimov per l’editoria scientifica e divulgativa.
Il professore ha esordito ricordando che l’uomo indaga da sempre le cause dell’alternarsi della luce e del buio durante il giorno, che già filosofi e matematici dell’antica Grecia avevano trovato delle risposte in parte confermate scientificamente solo nell’ultimo secolo. Tuttavia, è solo grazie alla scoperta della struttura dell’atomo e di quanta energia sia in grado di sprigionare, che sono nate nuove ipotesi sul perché il Sole brilli. Modelli teorici consentono oggi di spiegare cosa accade nel nucleo della nostra stella e osservazioni sperimentali – anche mediante l’esperimento Borexino dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso – hanno prodotto risultati unici nell’ambito della fisica dei neutrini solari.
Studiare i neutrini solari, minuscole e sfuggenti particelle, consente di analizzare lo spettro energetico del Sole e di associare l’energia delle particelle alla corrispondente fase delle reazioni nucleari solari. Nel 2018, gli incredibili risultati dell’esperimento Borexino sono stati pubblicati sulla rivista “Nature”, dove sono stati esposti i risultati delle osservazioni della reazione protone-protone e quelli nella fase successiva della catena di fusione nucleare del Sole.
Al termine della conferenza, in molti hanno voluto porre domande al professor Vissani e si è aperta un vivace discussione. L’incontro, promosso e voluto dal dirigente scolastico Piero Buzzelli, si è inserito all’interno delle attività della quinta edizione del premio Asimov. E’ già partito il countdown che ricorda ai ragazzi quanto tempo hanno ancora a disposizione per leggere e recensire i libri. I giovani giurati del Majorana hanno avuto la straordinaria opportunità di incontrare il “padre fondatore” del premio e di confrontarsi con lui su un argomento affascinante.