Carsoli. L’aria del nucleo industriale di Carsoli-Oricola ha elevate concentrazioni di Toluene. E’ quanto emerge da una relazione Arta sui campionamenti svolti nell’ottobre 2015 a seguito di numerose segnalazioni relative ad episodi di cattivi odori. Tra l’altro si deve precisare che il monitoraggio ha riguardato solo 26 giorni, quando la normativa comunitaria prevede la copertura di almeno il 90 per cento dell’anno.
In ogni caso, il laboratorio mobile dell’Agenzia ha rilevato concentrazioni definite testualmente “ragguardevoli” di Toluene, una sostanza pericolosa e nociva proprio per inalazione con possibili rischi per i bambini non ancora nati (relazione Ministero dell’Ambiente).
Scrive l’Arta “In quasi tutti i giorni della campagna di monitoraggio si sono raggiunte ragguardevoli concentrazioni orarie di solo Toluene. Questi episodi si sono riscontrati particolarmente dalle ore 10 alle 14 di ogni giorno.”
La Asl, in una lettera ufficiale inviata all’amministrazione e pubblicata sul sito del Comune di Carsoli, dopo sollecitazione del primo cittadino Velia Nazzarro, ha evidenziato che nel nucleo industriale le aziende in cui si utilizza il toluene sono due. Si trovano entrambe nel comune di Oricola. Inoltre anche gli Idrocarburi Policiclici Aromatici sono presenti in quantità preoccupanti.
Il toluene, secondo una relazione dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, se inalato “produce sintomi di stanchezza, nausea, confusione, manifestazioni allergiche, disturbi alla coordinazione dei movimenti e può portare alla perdita di coscienza”.
Nelle conclusioni l’Agenzia ribadisce che l’entità delle concentrazioni è tale da alterare sensibilmente la qualità dell’aria delle zona monitorata “Fanno eccezione i frequenti episodi da noi registrati relativi al Toluene e Ipa totali, per nessuno dei quali esiste un limite di riferimento legislativo ma i cui valori medi orari confrontati con altre aree da noi investigate in precedenza sono risultati elevati. Proprio a causa delle eccessive concentrazioni che vengono raggiunte nel corso della giornata, la presenza di queste sostanze altera sensibilmente la normale qualità dell’aria della zona investigata”. L’amministrazione comunale a questo punto si è rivolta all’Istituto superiore della sanità ed è in queste ore è in attesa di una risposta. Sulla vicenda è intervenuta la segreteria operativa del Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua che ha acquisito la relazione dell’Agenzia regionale per l’ambiente. Il Forum h2o ha chiesto “immediati interventi per la tutela dell’ambiente e della salute”.