Aielli. La commissione grandi rischi allerta la Protezione civile su possibili nuove scosse, sindaci sul piede di guerra: ora che facciamo. E’ scattato ieri l’allarme, dopo la comunicazione arrivata a tutti i comuni su un possibile sciame sismico con scosse molto forti. Qualcuno ha deciso di chiudere immediatamente le scuole, come a Cerchio, qualcuno ha riunito tutti per discutere insieme sul da farsi, come a Celano, e qualcun’altro ha deciso di scrivere al prefetto. Il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, ha inviato infatti una lettera al prefetto Linardi con una domanda chiara: ora cosa dobbiamo fare?
L’Associazione nazionale comuni italiani, intanto, tramite il segretario generale Veronica Nicotra, ha bacchettato lo scarica barile sui sindaci. “Abbandonare scaricare”, ha precisato, “come ha fatto oggi la commissione grandi rischi – ancora una volta sulle spalle dei sindaci l’adozione di provvedimenti adeguati e tempestivi circa la verifica di vulnerabilità degli edifici scolastici è un atto grave. Il Governo intervenga”. Sono giorni difficili per le amminsitrazioni comunali alle prese con l’emergenza neve e le ripetute scosse di terremoto. Dopo la chiusura degli edifici pubblici per tre giorni sono stati avviati i controlli e subito dopo è arrivato l’annuncio della commissione nazionale per la previsione e prevenzione dei grandi rischi che ha allertato di nuovo tutti. Ma cosa fare? Il primo cittadino di Aielli e il responsabile del servizio tecnico, Marco Ciervo, lo hanno chiesto direttamente al prefetto dell’Aquila Giuseppe Linardi. “Considerato lo stato di vulnerabilità degli edifici pubblici nel territorio di Aielli”, ha scritto Di Natale nella nota, “che il centro storico che versa in una grave precarietà statica e che il Comune non ha risorse per effettuare interventi di mitigazione del rischio sismico chiediamo di avere chiarimenti e indicazioni urgenti in merito alle procedure da seguire”.