Avezzano. Il grido d’allarme per le acque dei depuratori di Paterno e Ponte Baggiano inquinati da salmonella e colibatteri ha riacceso i riflettori su queste infrastrutture molto spesso cattedrali nel deserto mal funzionanti. Sulla vincenda è intervento il responsabile del Centro giuridico del consumatore, Augusto Di Bastiano, che ha ribadito la necessità di terminare e far partire subito il depuratore di Avezzano. “Il nuovo depuratore che doveva servire per depurare le acque reflue di Avezzano,Celano,Paterno e Nucleo Industriale e fermo dai tempi immemorabili”, ha spiegato Di Bastiano, “l’opera nasce come idea insieme al Patto Territoriale della Marsica e doveva servire ad evitare problemi come quelli che stanno accadendo in questi giorni acque che potrebbero risultare dannose all’agricoltura,nostra prima fonte di economia. Le responsabilità vanno ricercate ,ben venga l’intervento del Prefetto ,ma mentre si trovano responsabilità si definisca che fine deve fare il costruendo depuratore che rischia di divenire obsoleto ancor prima di essere concluso. Il Consorzio di Bonifica è indicato dalla Provincia come Ente deputato alla depurazione delle acque fucensi ,la provincia si faccia carico di attivare le procedure di affidamento della depurazione al consorzio di bonifica”.