Avezzano. “Gli ospedali della provincia, soprattutto il San Salvatore, sono in forte affanno a causa della carenza di personale sanitario colpito dal covid, ma sono anche gravati dalle assenze per maternità e per lunghe malattie dei dipendenti non rimpiazzate”.
Per arginare un problema che rischia di amplificarsi con il dilagare dell’epidemia, questa mattina il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, il responsabile Sanità Uil Fpl Gianfranco Giorgi, il componente di segreteria Uil Fpl Claudio Incorvati e il segretario provinciale di Fsi Salvatore Placidi hanno incontrato il professore Ferdinando Romano, manager della Asl 1, che ha rassicurato i rappresentanti dei sindacati circa “l’imminente assunzione” di nuovo personale necessario a fronteggiare l’emergenza covid e le attività ordinarie in tutti e quattro i presidi ospedalieri della provincia. Sono 26, ad oggi, le positività riscontrate tra il personale sanitario dell’ospedale San Salvatore, gravato da ulteriori 21 maternità e 15 lunghe malattie non rimpiazzate. Sono 17 per ora, invece, i contagi tra i sanitari della Marsica, 10 a Sulmona e 3 a Castel Di Sangro.
“Dopo un lungo e approfondito incontro per affrontare il problema, si è arrivati alla conclusione che il manager si impegnerà da subito ad assumere tutto il personale necessario per affrontare l’emergenza e anche per portare avanti le attività ordinarie afferenti ad altre patologie – precisano Ginnetti, Giorgi, Incorvati e Placidi – La carenza di personale è storica e riguarda tutte le figure sanitarie in tutti i presìdi ospedalieri. Tra il personale sospeso perché non vaccinato, quello colpito dal covid, e le carenze di organico ormai storiche, c’è il rischio reale che gli ospedali vadano in affanno, in particolar modo quello dell’Aquila che registra numerose difficoltà al Pronto soccorso, nel reparto di Dialisi, nel blocco operatorio e in altre unità operative. Le carenze che ci sono oggi hanno portato alla chiusura temporanea dell’area grigia, la zona filtro dell’ospedale san Salvatore, per redistribuire il personale nei vari reparti carenti. Anche ad Avezzano la situazione non è delle migliori: si sta infatti aprendo un nuovo reparto covid con l’ausilio di personale di altri reparti già carenti, che quindi hanno grandi difficoltà nelle attività ordinarie. Questa situazione potrebbe ripetersi anche all’ospedale di Sulmona”.
“Il rischio, se la pandemia continuerà a progredire a causa della contagiosità elevata di questa nuova variante, è che l’azienda sanitaria potrebbe essere costretta a un nuovo accorpamento di reparti, come già accaduto in passato, con la conseguenza di una riduzione drastica dell’assistenza sanitaria per le altre patologie che nulla hanno a che vedere con il covid – concludono – Con le nuove assunzioni che ridaranno respiro ai presìdi ospedalieri si vuole evitare proprio questo – concludono – La Uil Fpl e Fsi vigileranno affinché gli impegni presi vengano rispettati. In caso contrario si attiveranno tutte le procedure a tutela dei malati e dei lavoratori”.