Avezzano. Allarme cattivi odori ad Avezzano, malori e preoccupazione tra i dipendenti di LFoundry. Il cattivo odore che proviene dalla zona sud di Avezzano, nei pressi di via Pacinotti, sta creando preoccupazione nell’azienda dove si producono memorie volatili, tanto che i rappresentanti dei sindacati hanno scritto una lettera all’Arta, alla Asl, alla prefettura, ai Nas e poi ancora all’Inail e al Comune di Avezzano chiedendo aiuto per i 1.500 dipendenti dello stabilimento.
“Ogni giorno, in fabbrica, si avverte un forte odore nauseabondo e persistente che, tra l’altro, provoca bruciore alle vie respiratorie peggiorando le condizioni di lavoro”, hanno commentato le rsu, “da settimane lavoriamo in presenza di questi odori provenienti dall’esterno, e più precisamente dalla zona sud/sud-ovest, che più volte, durante il turno lavorativo, obbligano molti dipendenti a ricorrere alle cure presso l’infermeria aziendale. Queste immissioni hanno inoltre provocato alcuni fermi della linea produttiva in quanto la loro intensità ha fatto intervenire i sofisticati sistemi di allarme atti a rilevare eventuali fughe di gas idruri”.
La problematica è analoga a quella evidenziata nei giorni scorsi dai residenti di Luco dei Marsi, ma anche di Civitella Roveto. In quest’ultimo caso però il cattivo odore proveniva dal fiume Liri dove solo qualche settimana prima era stata fotografata una schiuma bianca densa e puzzolente nel tratto in cui l’emissario di Capistrello incrocia il fiume. Coincidenze? Per ora non è chiaro cosa ci sia alla base di questo continuo fetore e del colore sempre più anomalo delle acque del fiume. Il fascicolo aperto dai carabinieri forestali e i monitoraggi richiesti dai sindaci della Valle Roveto potrebbero dare qualche indicazione. Intanto LFoundry ha chiesto l’intervento del Comune di Avezzano, che a oggi ancora non si è mosso in merito.
“La qualità dell’aria all’interno e all’esterno dello stabilimento e in particolar modo nell’area produttiva è pessima e rende il lavoro e la vita in azienda davvero insopportabili”, hanno continuato i rappresentanti sindacali di stabilimento, “un odore così forte e con quelle caratteristiche non può di certo essere naturale, è pertanto assolutamente necessario conoscere la sostanza da cui origina soprattutto al fine di poterne valutare la pericolosità per la salute dei lavoratori e di tutti quelli che, nel territorio, sono costretti a conviverci. Chiediamo la salvaguardia non solo della qualità della vita e della salute di tutti i lavoratori ma anche della continuità operativa dell’azienda”