Collelongo. Dalla Valle d’Amplero, a Collelongo, arriva un’affascinante quanto straordinaria scoperta: è l'”Adonis fucensis“, una nuova specie di pianta, già classificata come in via di estinzione, considerato che ne esistono solo 65.
A “scovare” la nuova pianta, che fa parte della famiglia delle Ranunculaceae, è stata la presidente del Cai Vallelonga – Coppo dell’Orso, Marina Buschi, durante un’escursione.
Buschi, da sempre appassionata di fiori di montagna è da sempre attenta alle piante incontrate durante i suoi cammini e così la sua attenzione, a marzo del 2021, è ricaduta su quella pianta con bellissimi fiori gialli.
Da qui tante foto e poi un primo contatto con Carmelo Gentile, che ha fatto anello di congiunzione con Fabrizio Bertolucci e Fabio Conti, che hanno condotto gli studi botanici.
Un articolo, in inglese, è stato ora pubblicato su Biology, rivista internazionale sulle scienze biologiche, edita mensilmente on line da MDPI.
“Una Nuova Specie per la Flora vascolare italiana. Adonis fucensis, una nuova specie di A. setta. Adonanthe (Ranunculaceae) è descritto sulla base di analisi morfologiche e molecolari”, si legge nel testo tradotto in italiano, “è endemica di una località dell’Appennino centrale tra la pianura dell’Amplero e del Fucino all’interno della rete NATURA 2000 della ZSC IT7110205 (Centro Italia). L’unica popolazione scoperta è composta da 65 individui ed è a rischio di estinzione. Viene proposta e discussa la valutazione dello stato di conservazione secondo categorie e criteri IUCN. La nuova specie appartiene ad A. sez. Adonanthe ed è morfologicamente simile a A. volgensis (incl. A. transsilvanica), una specie distribuita in Ungheria, Romania, Bulgaria e Turchia, nonché a est della Siberia sudoccidentale e dell’Asia centrale. Adonis fucensis può essere distinto da A. volgensis per foglie cauline più grandi, pentagonali con lobi lanceolati, stipole più grandi con più lobi e denti e fiori più grandi. Infine, una chiave analitica delle specie Adonis appartenenti alla sez. Viene presentato Adonanthe distribuito in Europa”.
La pianta si trova dunque in una Zona speciale di conservazione (ZSC), alle porte del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Ai sensi della Direttiva Habitat della Commissione europea, si tratta di un sito di importanza comunitaria (SIC) in cui sono applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali e delle popolazioni delle specie per cui il sito è stato designato dalla Commissione europea.